Fincantieri: Sestri Ponente a rischio. La mobilitazione degli operai (VIDEO)

Anche Fincantieri, leader mondiale nella costruzione di navi da crociera, deve fare i conti con un mercato in crisi. Da qui le nuove mobilitazioni per gli operai dello stabilimento di Sestri Ponente. Dopo le manifestazioni di maggio si è infatti risvegliata, in questi giorni, la protesta dei lavoratori, fortemente preoccupati per le loro sorti occupazionali e per quelle del sito produttivo. Dopo l’occupazione degli scorsi giorni dello stabilimento, il corteo di manifestanti ha raggiunto la Prefettura. Gravi i disagi arrecati alla città, il traffico è rimasto bloccato a lungo in tutta Sestri Ponente e ci sono state ripercussioni anche sull’autostrada A10.

Infografico: la crisi di Fincantieri.

La preoccupazione dei lavoratori, vista la mancanza di commesse, è quella di rimanere tagliati fuori dalle strategie nazionali del gruppo. Inoltre a Genova sta crescendo la consapevolezza che in queste strategie ci sia l’intenzione di salvare, in Liguria, solo Riva Trigoso (Genova) e il Muggiano (La Spezia). Una paura, questa degli operai di Sestri Ponente, che accoglie la solidarietà di tutta la città, dal Comune e dalla Regione. Il Prefetto da parte sua ha accolto tutti cercando di metterli in comunicazione diretta con Roma.

Proprio davanti alla prefettura di Genova si è tenuto dunque il presidio dei manifestanti che hanno deciso di aspettare l’esito dell’incontro tra il prefetto, i rappresentanti dei sindacati e i massimi rappresentanti delle istituzioni locali. Il problema principale, lo ricorda il sindaco della città Marta Vincenzi, solidale con la protesta, è il lavoro. La speranza è che l’incontro con il Governo  fissato per martedì prossimo dia delle risposte positive rispetto appunto alla preoccupazione più forte della mancanze delle commesse.

“Così la città muore”, la consapevolezza della mancanza di lavoro è vivissima tra gli operai e questo provoca chiaramente una tensione che ha provocato anche diversi disagi nelle ultime manifestazioni. La difficoltà poi di interazione con il Governo ha contribuito ad irritare ancora di più sia i lavoratori che le istituzioni. Anche diversi esponenti del Pdl ligure non sembrano riuscire più a dare delle risposte concrete alla loro città. Se da un lato annunciano nuove pressioni presso il Governo per avere dei fondi promessi ormai da tempo, dall’altro lasciano trasparire insofferenza per le mancate risposte di quest’ultimo.

I lavoratori, da parte loro, non appaiono per niente soddisfatti del lavoro di queste istituzioni, nonostante la vicinanza promessa allo stabilimento di Sestri Ponente. Nell’attesa dell’incontro di martedì prossimo a Roma con il Ministro Paolo Romani ( "Fincantieri non si chiude", la sua promessa di maggio) tocca decidere con quali modalità continuare la protesta.