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Finanziamento illecito, chiesto processo per Alemanno

Nell’ambito della stessa indagine i Pm di Roma invece hanno chiesto l’archiviazione della posizione di Renata Polverini.
A cura di Antonio Palma
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La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e per altre otto persone coinvolte insieme a lui in un'inchiesta per finanziamento illecito durante la campagana elettorale per le elezioni regionali del 2010 nel Lazio. Secondo l'accusa dei pm romani Paolo Ielo e Mario Palazzi che si occupano delle indagini, Alemanno insieme ad altri, attraverso false fatture della società Accenture, avrebbe creato un fondo nero destinato ad attività di propaganda della lista per Renata Polverini, candidata presidente della Regione Lazio alle elezioni amministrative del 2010. Il fondo, pari a circa 30mila euro, secondo l'accusa sarebbe stato impiegato per effettuare un falso sondaggio sulla qualità dei servizi scolastici, dietro il quale però si sarebbe nascosta un’attività di propaganda elettorale in favore del listino dell'ex presidente della regione Lazio, Renata Polverini, poi eletta.

Chiesto processo per altri otto indagati

Nell'inchiesta romana in un primo momento era finta anche la stessa Polverini, ma ora i magistrati hanno chiesto l'archiviazione della sua posizione. A far partire le indagini fu proprio una denuncia della stessa società Accenture che, dopo alcune verifiche intern,e scoprì il giro di false fatture attraverso le quali per i pm era stato creato il fondo nero. Nel registro degli indagati finirono oltre ai due politici anche Fabio Ulissi, già collaboratore di Alemanno, e l'ex manager della Accenture, Giuseppe Verardi, entrambi finiti agli arresti domiciliari.

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