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Filo scoperto nell’hotel della piscina: mamma e figlia in vacanza prendono fortissima scossa

Amelia Hartnett, una bimba inglese di sei anni, stava giocando a bordo piscina presso il Golden Gate Club Hotel di Kusadasi, in Turchia, quando è stata vittima dell’incidente. Sua madre le è subito corsa incontro ed è stata a sua volta investita dall’elettricità.
A cura di Biagio Chiariello
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Una madre e una figlia hanno subito gravi ferite da ustioni dopo aver camminato su un filo elettrico scoperto lasciato a bordo piscina durante la loro vacanza in Turchia. Amelia Hartnett, 6 anni, stava giocando accanto alla piscina per bambini del Golden Gate Club Hotel di Kusadasi quando è finita sul filo di una lampada che lambiva l'acqua. La piccola ha cominciato ad urlare ed è crollata, mentre l'elettricità le attraversava il corpo. Sua madre Danielle, 36enne di Lambourn, è corsa in sua aiuto ma nel momento in cui ha afferrato la bimba è stata a sua volta vittima di una scossa e ha perso i sensi.

"Ricordo di aver urlato: ‘la mia bambina è morta’. Poi qualche istante dopo ho pensato: ‘Devo fare qualcosa, devo salvarla’. Ma l’elettricità ha preso anche me. Era così forte e stava attraversando tutto il mio corpo, non riuscivo neanche a muovermi” racconta Danielle al Daily Mail. Un ospite dell'hotel ha usato una tavola di legno per allontanare la coppia dall'acqua e ha provato a rianimare la donna mentre qualcuno ha chiamato un'ambulanza. "Grazie a dio sapeva cosa stava facendo, altrimenti ora saremmo entrambe già morte” ammette Danielle. Mamma e figlia sono state portate subito in ospedale e ricoverate per sette giorni.

Il proprietario dell'albergo ha pagato tutte le spese delle cure e rimosso il lampione a bordo piscina il giorno successivo. L’agenzia alla quale la donna si è rivolta per la vacanza, Loveholidays, ha assicurato che sull’incidente è stata avviata un’indagine completa. Ma Danielle afferma di essere stata letteralmente ignorata: “Nessuna chiamata. Gli ho inviato diverse mail: tutte ignorate. Ho inviato una e-mail ogni giorno e venerdì ero arrabbiata e ho detto che se non avessi ricevuto risposta entro lunedì, avrei pubblicato tutto sui sui social media. Ancora niente. Martedì ho postato la storia su Twitter, e mi hanno propria bloccata”. "Voglio delle scuse per quello che abbiamo passato. Da quando è tornata a casa, Amelia si sveglia con gli incubi quasi tutte le sere e io sono stata trattenuta dal lavoro per tre settimane e sono stata costretta ad assumere farmaci” dice la 36enne. ‘Voglio che la gente conosco i pericoli legati al soggiornare in quell'hotel” aggiunge.

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