Fecondazione eterologa, boom di domande dopo la sentenza della Consulta

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale il divieto di fecondazione eterologa  previsto dalla legge 40, in Italia è boom di richieste di fecondazione assistita con questo metodo. Come ha rivelato all'Ansa Elisabetta Coccia, la presidente di Cecos Italia, l'associazione dei centri di fecondazione, infatti, in appena 21 giorni, cioè  dalla sentenza dello scorso 9 aprile, sono oltre 3400 le richieste di questo tipo arrivate ai centri specializzati nel nostro Paese. Sempre in base ai dati di Cecos Italia, già all'indomani della sentenza della Consulta i centri per la fecondazione assistita si sono ritrovati improvvisamente a gestire e ad affrontare decine di richieste di coppie. Una situazione molto delicata, spiega sempre la presidente Coccia, perché oggi a causa della mancanza di linee guida non è possibile dare a questi aspiranti genitori risposte certe.

"Tutte le coppie fanno le stesse domande, qual è l'iter da seguire per la fecondazione eterologa, chiedono se ci sono liste di attesa, i costi, le procedure tecniche, le garanzie del centro" racconta Coccia, ricordando lo stupore degli aspiranti genitori quando si sentono rispondere che non è stata ancora emanata alcuna linea guida dal Ministero della Salute. "Sono coppie consapevoli che vogliono risposte certe, ma non possiamo partire se il ministero non darà indicazioni per chiarire il quadro di riferimento" sottolinea Coccia, concludendo: "È necessario che il Ministero della Salute dia delle indicazioni chiare attraverso delle linee guida, noi società della riproduzione abbiamo dato la nostra totale disponibilità a un tavolo tecnico di confronto".