Febbre e dissenteria curata come influenza, mamma Antonia muore a 32 anni: “Vogliamo la verità”
Aveva febbre alta e dissenteria, che i medici hanno creduto fosse una semplice influenza, per quanto violenta. Ma nel giro di pochi giorni le condizioni sono peggiorate a tal punto che Antonia Andali, 32 anni di Cropani Marina, in provincia di Catanzaro, e mamma di due bimbi piccoli, è morta lasciando nella disperazione la sua famiglia. È successo lo scorso giovedì 28 febbraio: Antonia è deceduta nell'ospedale del capoluogo calabrese dove era giunta poco prima a bordo di un'ambulanza del 118. Come riporta il Quotidiano del Sud, la donna aveva cominciato ad avvertire i primi malori all'inizio della scorsa settimana, ma prima di allora non aveva mostrato alcun sintomo. Aveva febbre molto alta, a cui è seguita la dissenteria e un evidente stato di spossatezza, che sarebbero però stati curati come una normale influenza.
Ma dopo quattro giorni, nella giornata di giovedì, le condizioni di Antonia sono peggiorate irreversibilmente. Durante la mattinata, i soccorsi sarebbero già stati chiamati una volta, ma l'intervento non sarebbe avvenuto perché non giustificabile rispetto ad un attacco febbrile, seppur forte. La 32enne sarebbe stata seguita, quindi, dal medico di guardia medica e dal medico curante. Ma nel pomeriggio la situazione è precipitata e con l'ambulanza è stata trasferita a Catanzaro, tentando una corsa contro il tempo per salvare la giovane mamma. Purtroppo tutti i tentativi dei sanitari si sono rivelati inutili: Antonia è morta poco dopo il suo arrivo nel nosocomio calabrese, lasciando i due figli di 6 e 12 anni.
Un decesso inspiegabile, anche se il referto riporta ufficialmente come causa quella dell'arresto cardiaco, per il quale ora i familiari della donna chiedono indagini approfondite per conoscere la verità. Perché Antonia è morta se aveva solo una normale influenza? I genitori della 32enne hanno, infatti, presentato una formale denuncia alla Polizia di Stato, chiedendo di verificare se possano sussistere eventuali responsabilità da parte dei medici che, nei quattro giorni di malattia, sono entrati in contatto con la figlia. La salma di Antonia si trova ora all’obitorio dell’ospedale "Pugliese" di Catanzaro, e dovrebbe essere posta sotto sequestro così che il magistrato possa disporre l'autopsia.
