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Farmaco anticancro falso, allarme dell’Oms: “Contiene solo paracetamolo, è pericoloso”

L’allarme lanciato per alcune confezioni della medicina contraffatta che riproduce tutte le caratteristiche dell’Iclusig, uno dei farmaci più costosi dal mondo: tuttavia all’interno non c’è il principio attivo, ma solo paracetamolo.
A cura di Biagio Chiariello
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Un farmaco antileucemico contraffatto che starebbe circolando sui mercati europei e americani. L’allarme è dell’Organizzazione mondiale della sanità. A riprendere e rilanciare l’allerta è stato l’autorevole The Guardian. Il medicinale in questione è venduto in confezioni molto simili all’Iclusig, una medicina usata nella cura della leucemia mieloide cronica e nella leucemia linfoblastica acuta. In realtà all’interno delle compresse non è stata trovata la sostanza attiva, il ponatinib, ma solo paracetamolo (il principio attivo della Tachipirina). Il foglio informativo è solo in inglese – precisa il Guardian – come se fosse destinato al servizio sanitario britannico, e le pillole da 15 mg e da 45 mg contengono solo paracetamolo. Il falso medicinale è stato rinvenuto anche in alcune regione delle Americhe.

“È pericoloso. Siamo molto preoccupati”, ha dichiarato Michael Deats, a capo della sezione vigilanza sui farmaci contraffatti dell'Oms a Ginevra. Si tratta di un falso “leggermente inusuale perché fatto esclusivamente di paracetamolo. Ma sebbene sia più comune incappare in antibiotici o antimalarici falsificati o inefficaci, le segnalazioni di prodotti contro il cancro taroccati non sono infrequenti”. “Vediamo farmaci contro il cancro al seno, il cancro alla prostata, la leucemia segnalati con una certa regolarità, purtroppo, da tutte le regioni del mondo”, precisa l'esperto.

L’iclusig è uno dei farmaci più costosi al mondo, in Gran Bretagna una confezione è venduta a un prezzo di 5 mila sterline (5.750 euro), negli USA una pillola costa 450 dollari (400 euro). In Italia una confezione viene venduta a 9.820 euro secondo la Gazzetta Ufficiale. Il pericolo, segnala l’Oms, è per quei Paesi dove il farmaco non è disponibile o non accessibile attraverso i servizi sanitari nazionali. Paesi dove i malati sono alla disperata ricerca di un rimedio per il loro male, che poi magari riescono a trovare nelle zone grigie del mercato, pagandolo a un prezzo all’apparenza più accessibile, finendo però per vedersi somministrato del semplice paracetamolo. Il problema, afferma il dirigente Oms, è che “a volte ci sono grossisti che agiscono senza scrupoli, aprendo le porte del sistema sanitario. Tutti devono stare in guardia”.

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