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Fari in affitto: è boom di offerte. Ecco quelli più richiesti

Undici fari da dare in locazione per 50 anni. Il più ambito è quello di Capo d’Orso, a Maiori (Salerno). Arrivate 39 offerte: ora saranno valutate in base ai progetti (60%) e alla proposta economica (40%)
A cura di Biagio Chiariello
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E’ stato davvero un successo il primo bando di gara in Italia che propone in affitto, fino a 50 anni, 11 fari di proprietà dello Stato. Le offerte ricevute sono state infatti in tutto 39 e ora devono essere vagliate. A partecipare sono stati semplici cittadini, associazioni in ambito sociale e ambientale e anche investitori esteri. Le gare prevedevano l'affitto delle strutture per 50 anni. I bandi sono stati aperti dal 12 ottobre con la gestione dell'Agenzia del Demanio e del Ministero della Difesa, "con alcune differenze dovute alle peculiarità dei diversi fari", ricorda una nota dell'Agenzia. "Per partecipare alla gara, era necessario presentare un progetto di riqualificazione e valorizzazione e un'offerta economica libera".

In particolare, il faro più richiesto al Demanio (7 offerte) è stato quello di Capo d’Orso a Maiori (Salerno), seguito dal Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (Napoli) e il Faro di Murro di Porco a Siracusa che hanno ottenuto sei offerte. Quattro proposte sono arrivate per il Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo – Favignana (Trapani), tre per Faro di Brucoli ad Augusta (Siracusa), il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (Palermo) e per il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (Foggia). Per quanto riguarda i fari gestiti dal Ministero della Difesa, sono pervenute: due offerte per il Faro Punta del Fenaio e per il Faro di Capel Rosso sull’Isola del Giglio (Grosseto) e tre per il Faro Formiche di Grosseto. Nessuna offerta, invece, per il Faro dell’isola di Capo Rizzuto (Crotone).

Oggi prende il via il secondo step della gara: due commissioni appositamente costituite, una per l'Agenzia e l'altra per il ministero della Difesa, apriranno i plichi in seduta pubblica e controlleranno la correttezza formale della documentazione presentata dai partecipanti. Le proposte idonee saranno valutate secondo il criterio dell’offerta “economicamente più vantaggiosa”, data dalla proposta progettuale, valutata con punteggio pari al 60%, e dalla proposta economica, a cui può essere assegnato un punteggio massimo pari al 40%. La valutazione della proposta progettuale prenderà in considerazione elementi qualitativi come: soluzioni di recupero del faro, manutenzione, fruibilità pubblica, contributo allo sviluppo locale sostenibile e la possibilità di creare un network tra più strutture, attraverso una rete di servizi e attività condivise.

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