Fanno “train surfing” aggrappandosi alle carrozze del treno: due 20enni denunciati con supermulta
Potevano farsi veramente molto male i due giovani torinesi fermati dopo aver fatto “train surfing”. Alla fine se la sono “cavata” con una multa di 550 euro e una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Il gioco pericolosissimo è molto chiaro: ci si aggrappa alla parte posteriore del treno in corsa per poi scendere una volta che il convoglio si ferma. Una sorta di sottocultura nell'ambiente degli urban climber che scalano i grattacieli e i palazzi.
Ad ogni modo, stando alle ricostruzioni, i due "surfer", che sembra neanche si conoscevano, si sono incontrati martedì fa alla stazione di Avigliana, in provincia di Torino. Insieme sono saltati su uno dei vagoni di un regionale della linea ferroviaria metropolitana 3, partito da Susa e diretto alla stazione centrale di Porta Nuova. Appena il treno ha rallentato, sono scesi sui binari e, a piedi, hanno raggiunto la stazione di Rosta. Da lì hanno preso un treno per il capoluogo. Alcuni passeggeri però li hanno visti camminare sui binari e hanno dato l'allarme, tanto che per qualche minuto si è resa necessaria la sospensione della circolazione dei treni come prevede il piano di emergenza in caso di pedoni avvistati sui binari.
Questo il motivo che ha spinto le autorità alla denuncia per interruzione di pubblico servizio, dopo essere stati portati negli uffici della Polfer. E come detto nei confronti dei due climber è stata spiccata anche una sanzione salatissima.
La moda del "train surfing" ha fatto due vittime, a Parigi, nel solo 2017: un giovane di 21 anni che, tra le stazioni di Bir-Hakeim e Passy, ha sbattuto la testa. L'impatto è stato fatae: il giovane è caduto sui binari, per lui non c'è stato nulla da fare. Mentre in precedenza un 17enne aveva avuto la stessa sorte: sempre nella capitale francese, un 17enne era morto per le ferite riportate durante il train surfing.