Fa causa a Emirates per vicino troppo grasso in aereo ma perde: “Fastidio non è risarcibile”

Era stato costretto suo malgrado a restare per oltre nove ore di volo schiacciato nel suo sedile perché accanto aveva un vicino di posto decisamente in sovrappeso e che per ovvi motivi occupava anche parte della sua poltrona. Per questo l’avvocato padovano Giorgio Destro una volta a terra aveva deciso di rivolgersi al tribunale facendo causa alla compagnia aerea, Emirates, e chiedendo un risarcimento danni per il viaggio da incubo. Un vicenda giudiziaria che però gli si è ritorta contro visto che, con suo grande rammarico, il giudice gli ha dato torto e non solo non ha condannato la compagnia ma ha imposto all'avvocato anche il pagamento delle spese processuali, circa 700 euro più Iva.

Secondo il giudice di pace Renata Zaffanella che ha preso in esame la denuncia, infatti, "il mero disagio o fastidio non costituisce un danno risarcibile". Nel caso in particolare poi “si è trattato di un disagio del tutto tollerabile e marginale" secondo il giudice che ha parlato di una “soglia minima di tollerabilità, fondata sul dovere di solidarietà”. Valutato che il viaggio è avvenuto regolarmente, nel rispetto dell’orario e che la compagnia non aveva altri posti liberi, quindi il giudice ha deciso di rigettare la richiesta del passeggero

L’avvocato padovano ovviamente non ha accolto con favore la sentenza e ha già annunciato che farà appello per chiedere nuovamente un risarcimento di 2759,51 euro, cifra calcolata sommando il mancato godimento del volo dall’aeroporto “Marco Polo” di Venezia per raggiungere Città del Capo, in Sudafrica, costato proprio 759,51 euro, e un danno morale di duemila euro.