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Etna: ripresa l’attività vulcanica tra fontane di lava e nubi di cenere, nessun volo cancellato

L’Etna ieri è nuovamente tornato in attività. Il vulcano siciliano è stato protagonista di fontane di lava e pioggia di cenere sui paesi vicini mentre, nonostante i timori dei turisti, l’aeroporto di Catania è rimasto aperto al traffico.
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Otto eruzioni in un anno: il vulcano siciliano, l'Etna, sembra essere in piena attività nei primi mesi di questo 2011. Otto eruzioni in 7 mesi, di cui 4 soltanto nel mese di luglio e l'ultima proprio ieri sera. In realtà, l'attività del vulcano più grande d'Europa era cominciata già dalle prime ore del mattino di ieri, attorno alle 8: l'Istituto Nazionale di Vulcanologia di Catania aveva registrato la presenza di cenere e lapilli in direzione atmosfera, accompagnati da violenti boati che hanno proseguito per tutta la giornata.

L'intensa attività etnea ha nuovamente posto in forse il traffico aereo nell'aeroporto di Catania, chiuso a maggio, che, data l'intensità e la frequenza delle eruzioni, è continuamente costretto ad affidarsi all'intervento continuo dell'unità di crisi. Il vulcano, in serata, ha consolidato la sua attività stromboliana con esplosioni e fontane di lava alte più di 500 metri che hanno impressionato chiunque abbia avuto la possibilità di vederla dal vivo, anche per via dal fragore dei boati. Spettacolo a parte, la violenza del vulcano è diventata inquietante quando da un cratere a sud est è cominciata ad avanzare una consistente quantità di lava verso la deserta Valle del Bove.  Nel mentre, nell'atmosfera una grossa nube di cenere sovrastava il cratere del vulcano.

L'eruzione dell'Etna

La settima eruzione dall'inizio dell'anno

Complice il vento, che ha comportato la caduta di una cospicua pioggia di cenere nelle località di Milo, Zafferana Ente, Giarre e Riposto la visibilità è risultata fin da subito non compromessa dall'attività vulcanica. Nonostante l'allarme l'aeroporto è rimasto operativo per l'intera durata delle esplosioni, conclusasi definitivamente  alle 23.30 circa. Ciononostante la situazione del vulcano siciliano resta costantemente monitorata dai geologi presso l?istituto Nazionale di geofisica e Vulcanologia.

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