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Etna: continua l’attività stromboliana, chiusi spazi aerei

L’unità di crisi ha deciso di chiudere alcuni spazi aerei per la cenere generata dall’Etna, resta aperto lo scalo di Catania.
A cura di Antonio Palma
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Continua e anzi si è progressivamente intensificata durante la notte l'attività vulcanica dell'Etna, iniziata domenica con forti esplosioni dal nuovo cratere di sud est. A causa dell'attività stromboliana, infatti, si sono verificate frequenti e forti esplosioni e sono inoltre attive due colate di lava: una alimentata da una bocca sul fianco orientale, l'altra sta tracimando l'orlo nordorientale del cratere. L'attività esplosiva dell'Etna sta generando una nube di cenere che sta causando problemi nei cieli anche se non ha compromesso finora l'attività dell'aeroporto di Catania, che è pienamente operativo. La situazione, controllata minuto per minuto dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania, per il momento comunque è sotto controllo. L'unità di crisi dello scalo di Catania, che si è riunita questa mattina alle 5.30, a causa della nube di cenere ha deciso di chiusura dei settori n. 1 e 2 dello spazio aereo della Sicilia Orientale. Per il momento invece rimangono aperti i settori aerei n. 3 e 4 e lo stesso scalo di Fontanarossa che rimane operativo fino ala prossima riunione della stessa unità di crisi, prevista per oggi intorno alle 12.

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