Eterologa, pronto il regolamento per la donazione dei gameti
Il Ministero della Salute ha approntato il regolamento sulla fecondazione eterologa e l'ha inviato alla Conferenza Stato Regioni in quello che rappresenta un nuovo passo in avanti nell'iter che porterà a stabilire regole certe per i centri di procreazione, mentre si prevede anche la costituzione di una grande campagna del ministero per la promozione della donazione dei gameti, come già avviene nel caso della donazione di organi e tessuti.
Il regolamento recepisce le indicazioni europee e fissa una serie di "paletti": il primo limite è quello dell'età dei donatori, fissata tra i 18 e i 40 anni per gli uomini e tra 20 e 35 anni per le donne. I limiti sono stati stabiliti tenendo conto di criteri di efficacia e sicurezza: con l'aumento dell'età, infatti, aumentano i fattori di rischio di tipo genetico e diminuisce la fertilità, soprattutto per le donne. Stabilito anche il numero massimo di nati per ogni donatore: dieci, per ridurre al minimo il rischio di unioni inconsapevoli fra consanguinei nati da eterologa. E' stata prevista una deroga per tutte le coppie che, avendo già avuto un bambino da eterologa, richiedono lo stesso donatore perché i nati siano comunque fratelli biologici.
Anche la donazione del donatore prevede regole certe, con l'introduzione di un colloquio individuale e la compilazione di un questionario a cura del medico responsabile della selezione; seguono quindi gli esami per patologie di tipo infettivo e uno screening per la valutazione del rischio di patologie genetiche. Per tutti i donatori è obbligatorio il test della fibrosi cistica. Severamente vietata la donazione di gameti fra parenti fino al quarto grado, per i quali c'è rischio maggiore di trasmissione di eventuali patologie genetiche.
