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“Venite, ho ucciso la prof”, adolescente uccide l’insegnante in classe e chiama la polizia

Il Dramma in una scuola tedesca di Ibbenbüren. Il 17enne è tornano in classe dopo le lezioni e ha ucciso a coltellate la professoressa 55enne che era rimasta da sola in aula.
A cura di Antonio Palma
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Una professoressa di un istituto professionale tedesco è stata uccisa in classe da un suo studente adolescente che l’ha raggiunta in aula dopo lezioni e l’ha aggredito mortalmente a coltellate.

Il dramma si è consumato nel primissimo pomeriggio di martedì nell'edificio di un istituto scolastico di Ibbenbüren, cittadina della Renania Settentrionale-Vestfalia.

Secondo quanto ricostruito finora dalla polizia tedesca, erano poco prima delle 15 quando il ragazzo di 17 anni è tornato in classe dove in quel momento era rimasta solo la docente 55enne e ha aggredito a morte la donna colpendola ripetutamente con un’arma da taglio.

Ad allertare i soccorsi è stato lo stesso adolescente con una chiamata ai numeri di emergenza in cui ha affermato di aver appena ucciso la sua insegnante. Sul posto è accorsa subito la polizia che ha arrestato il ragazzo. Il giovane non si era allontanato dalla scuola e non ha opposto nessuna resistenza.

Inutili invece per la donna i soccorsi medici giunti sul posto. La centrale operativa, oltre a un'ambulanza, ha inviato su posto anche un elicottero di soccorso, atterrato davanti all'edificio scolastico, ma ogni sforzo per salvare la professoressa si è rivelato vano. Sulla salma della donna sarà disposta l'autopsia.

Ancora da accertare il movente esatto del delitto. Un comunicato stampa congiunto della procura di Münster, della polizia di Steinfurt e della polizia di Münster spiega che le indagini sono solo all'inizio e il ragazzo sarà ascoltato dal giudice nelle prossime ore per esporre la sua versione dei fatti.

Secondo alcuni media locali, il giovane stava per essere espulso dalla scuola per precedenti comportamenti ma la Procura per ora non conferma. “Le indagini sono ancora agli inizi. Al momento non è chiaro se il sospettato abbia agito per problemi scolastici o privati o se possa avere problemi psicologici” ha dichiarato infatti il procuratore capo Martin Botzenhardt,

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