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Covid 19

Vaccino Coronavirus, Moderna svela protocollo della sperimentazione: mai accaduto prima

L’azienda di biotecnologia USA ha deciso di rendere pubblico lo studio che sta conducendo su 30mila pazienti con l’obiettivo di raggiungere un’efficacia del 60% contro il Covid-19. “Vogliamo assicurarci che le persone, in generale, abbiano fiducia nei vaccini, essendo trasparenti” ha spiegato l’amministratore delegato Stephane Bancel.
A cura di Biagio Chiariello
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Con lo scopo di aumentare la fiducia nei confronti di un vaccino affidabile e pronto quanto prima contro il Covid-19, l’azienda Moderna, che sta lavorando alla sperimentazione di un vaccino contro il Covid-19, ha scelto di rendere pubblico il proprio protocollo sperimentale. L’obiettivo prefissato è quello di raggiungere un’efficacia del 60%. Prima di avviare la riunione degli investitori di giovedì 17 settembre, Moderna ha comunicato che nella fase di sperimentazione del suo vaccino sono state già coinvolte arruolato 25.296 delle 30.000 persone previste – 15.000 hanno ricevuto il vaccino e 15.000 una finta vaccinazione, il placebo. Si potrà dire che il vaccino funziona se nel gruppo placebo si infetterà lo 0,75%, mentre nel gruppo dei vaccinati gli infettati saranno lo 0,30%. Un comitato di monitoraggio dei dati esaminerà preliminarmente i risultati di efficacia dopo che 53 partecipanti hanno contratto il coronavirus e di nuovo dopo che sono stati raggiunti 106 casi. L’analisi finale avverrà dopo 151 casi. L’amministratore delegato Stephane Bancel ha spiegato che: “Abbiamo lavorato nove mesi per cercare di fermare questo virus introducendo un vaccino sul mercato. Vogliamo assicurarci che le persone, in generale, abbiano fiducia nei vaccini, essendo trasparenti”.

Il commento di Burioni

Il virologo Roberto Burioni, sul suo sito Medical Fact, ha spiegato che questa procedura richiederà comunque tempi lunghi: "Dovrebbe richiedere circa 10 mesi dal momento in cui si è vaccinato il primo partecipante allo studio (non tutti vengono vaccinati contemporaneamente)". L’obiettivo fissato al 60%, chiarisce Burioni, è da considerarsi molto alto: "In questo momento firmerei con il sangue per avere un vaccino sicuro ed efficace al 60%".

Quando arriverà il vaccino

Bancel ha affermato che lo scenario più probabile è che il vaccino di Moderna possa dare dati preliminari sull’efficacia a novembre. In tal senso, va sottolineato che il direttore dei Centers for Disease Control mercoledì ha affermato che il vaccino – nella migliore delle ipotesi – non sarà disponibile su larga scala prima dell’estate 2021; poco dopo il Presidente Usa, Donald Trump, ha smentito sostenendo che potrebbe essere disponibile di qui a poche settimane (magari prima del 3 novembre, giorno in cui si svolgeranno le elezioni presidenziali).

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