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Usa, prova a commissionare online l’omicidio di un bambino di 7 anni: arrestata 17enne

Una ragazza di Storm Lake (Iowa) aveva provato a “noleggiare” un sicario sul sito rentahitman.com per far uccidere un bimbo di 7 anni. L’amministratore della piattaforma, che in realtà è una parodia, ha però inoltrato la richiesta alla polizia, che ha arrestato la 17enne la sera del 2 giugno.
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“Hai un problema e lo vuoi risolvere? Con più di 17,985 agenti sul territorio statunitense, possiamo trovare una soluzione che vada bene per te!”. È questa la scritta che campeggia sul sito web rentahitman.com (letteralmente, “noleggia un sicario”). Di fianco, un bollino che certifica l’affidabilità del sito: “L’unica organizzazione al mondo che rispetta al 100% l’Hitman Information Privacy & Protection Act del 1964”.

La pagina web che promuove la possibilità di “affittare” un killer in realtà altro non è che una parodia. Ma di questo “dettaglio” non era a conoscenza una ragazza dell’Iowa che per più di una volta ha compilato gli appositi (benché finti) form per assoldare un sicario che potesse uccidere un bambino.

La giovane è stata fermata la settimana scorsa dalla polizia, e adesso rischia l’accusa di istigazione all’omicidio.

L’inquietante episodio è avvenuto a Storm Lake, cittadina dello Stato dell’Iowa, dove una ragazza di 17 anni ha più volte provato ad accedere al finto sito web per commissionare l’omicidio di un bambino di soli 7 anni.

La schermata iniziale del sito web rentahitman.com
La schermata iniziale del sito web rentahitman.com

Ma qualcosa non è andato secondo i piani: il sito, infatti, non offre realmente omicidi su richiesta. Al contrario, il suo amministratore – il cui vero nome è Bob Ines – ha un filo diretto con l’FBI e negli anni ha più volte collaborato con le forze dell’ordine, segnalando l’esistenza di potenziali pericoli sulla base delle richieste ricevute online.

In questo caso, Ines ha contattato la polizia di Storm Lake la notte tra l’1 e il 2 giugno, riferendo le allarmanti richieste della ragazza.

La giovane, infatti, in almeno due occasioni aveva compilato il modulo online, inserendo i dati del bambino che avrebbe voluto venisse ucciso: nome, cognome, indirizzo di residenza e perfino gli orari nei quali si sarebbe trovato in casa.

Non è tuttavia ancora chiara la motivazione che avrebbe spinto la giovane a desiderare così tanto la morte del bimbo, né che tipo di legame ci sia tra i due.

La polizia, una volta ricevuta la segnalazione, ha fatto contattare la giovane da un agente in incognito che si è finto un killer su commissione: la 17enne ha ripetuto la richiesta, pretendendo che il bambino venisse ucciso.

A quel punto sono intervenute le forze dell’ordine che, considerando la minaccia come reale, hanno arrestato la ragazza la sera stessa. La giovane è ora sotto custodia presso il Cherokee Youth Emergency Services Center, centro di detenzione per giovani situato a Cherokee, con l’accusa di istigazione all’omicidio; rischia una condanna fino a 10 anni.

Non è la prima volta che il finto sito ha permesso di smascherare, e fermare in tempo, le intenzioni omicide di qualcuno: nel 2021, Wendy Lynn Wein – una donna divorziata di 52 anni – si è dichiarata colpevole di aver cercato di far uccidere l’ex marito, che in passato le avrebbe rubato 20mila dollari.

Anche in quel caso Ines aveva inoltrato la richiesta alla polizia, segnalando il potenziale pericolo, e le forze dell’ordine sono intervenute fermando la donna.

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