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Usa, guardia giurata di 18 anni ucciso dalla polizia: “Andres scappava perché aveva paura”

Sale la tensione negli Stati Uniti nei confronti della polizia, protagonista di un altro episodio violento, dopo la morte di George Floyd a Minneapolis: alcuni agenti del Dipartimento di Los Angeles hanno aperto il fuoco e ucciso un ragazzo di 18 anni di origine ispanica, Andres Guardado, mentre lavorava come guardia giurata all’esterno di una carrozzeria a Gardena: “Gli hanno puntato contro le pistole, poi il ragazzo è scappato perché aveva paura”.
A cura di Ida Artiaco
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Ucciso dalla polizia dopo che ha cominciato a scappare "perché aveva paura". Dopo i fatti di Minneapolis, dove lo scorso 25 maggio è morto George Floyd, afromaericano di 46 anni, durante un fermo delle forze dell'ordine, un altro caso simile si è verificato in California. Alcuni agenti del Dipartimento di Los Angeles hanno aperto il fuoco contro Andres Guardado, guardia giurata 18enne di origine ispanica, che è deceduto sul colpo. Il ragazzo stava lavorando nella zona di Gardena all'esterno di una officina, quando ha notato alcuni poliziotti pattugliare l'area intorno alle 18 di ieri. A quel punto, stando a quanto riferito da quest'ultimi, Andres avrebbe gettato a terra la sua pistola e in preda al panico avrebbe cominciato a correre. E' cominciato un breve inseguimento che si è concluso quando uno degli agenti ha aperto il fuoco contro il giovane, colpendolo sulla parte posteriore del busto. Per lui non c'è stato nulla da fare.

"Gli agenti sono arrivati e gli hanno puntato contro le pistole, così lui ha cominciato a scappare perché aveva paura. Poi hanno aperto il fuoco e lo hanno colpito. Non c'era altro motivo, è un ragazzo pulito dal punto di vista giudiziario", ha detto alla stampa locale Andrew Heney, proprietario dell'officina dove il 18enne lavorava. Era stato assunto per evitare che i writers facessero i loro graffiti all'esterno del locale. La notizia arriva mentre cresce la tensione in tutti gli Stati Uniti nei confronti delle forze di polizia, con manifestazioni e vere e proprie rivolte che, tramite il movimento dei Black Lives Matter si stanno diffondendo in tutto il mondo. Sotto choc la famiglia del giovane di origine ispanica, che ribadisce il fatto che Andres non era armato, anche se gli investigatori affermano di aver successivamente recuperato una pistola sulla scena della tragedia. "Ho perso una parte di me – ha detto ai suoi giornalisti sua sorella -. Non lo vedrò mai, non mi parlerà più, sono sola, non posso credere che sia successo proprio a mio fratello. Mi fa davvero male".

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