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Usa, dalla Camera ok alla legge sull’aborto ma i Repubblicani promettono battaglia in Senato

La Camera Usa a maggioranza democratica ha approvato una legge che ripristina il diritto all’aborto dopo la criticata decisione della Corte Suprema di rovesciare la sentenza Roe v. Wade: ma ora c’è lo scoglio del Senato dove i repubblicani promettono battaglia.
A cura di Ida Artiaco
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Foto di Kevin Dietsch/Getty Images).
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Dopo la contestata decisione dei giudici della Corte Suprema, che hanno rovesciato la sentenza Roe v. Wade, la Camera Usa ha dato il via libera alla legge pro-aborto.

Il testo garantirebbe l'accesso all'assistenza sanitaria riproduttiva, inclusa la possibilità di viaggiare attraverso i confini di stato per abortire.

La Camera ha approvato il disegno di legge, 219-210, con 219 voti a favore e 210 contrari, suscitando gli applausi dei Democratici alla Camera. Tutti i repubblicani hanno, invece, votato contro il provvedimento.

Tuttavia, è ancora presto per cantare vittoria. Nonostante l'approvazione alla Camera a guida democratica, i progetti di legge sono quasi sempre falliti in Senato, dove richiederebbero 60 voti o la sospensione delle regole sull'ostruzionismo e la maggioranza semplice per l'approvazione definitiva. Entrambi sono improbabili di fronte all'opposizione repubblicana.

"Né i tribunali, né gli stati, né i politici dovrebbero avere voce in capitolo sulla capacità delle donne di prendere decisioni sulla propria salute, il proprio benessere e il futuro che spetta ai propri cari, al proprio medico e al proprio Dio", ha affermato la presidente della Camera Nancy Pelosi. "Se affermiamo di amare la libertà, di essere una società libera e giusta, dobbiamo garantire che questo diritto umano fondamentale sia finalmente sancito dalla legge", ha concluso.

Al momento l'aborto è legale solo in alcuni Stati Usa. E i democratici temono che i conservatori vogliano bloccare anche la possibilità per le donne di andare in un altro Stato per sottoporsi all'intervento. Sulla questione, dopo la pronuncia della Corte Suprema, era intervenuto anche il presidente Biden.

"Come Presidente, non ho l'autorità per dire che reintegreremo la "Roe v Wade" come legge del paese. L'unico modo in cui saremo in grado di farlo è attraverso un'elezione del Congresso degli Stati Uniti che voterà una nuova legge nazionale e che io sarò ben felice di firmare quando accadrà", aveva spiegato.

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