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USA, cinque poliziotti afroamericani accusati dell’omicidio di un nero di 29 anni

Cinque agenti di polizia statunitensi sono accusati di omicidio di secondo grado in relazione alla morte di Tyre Nichols, un ragazzo nero di 29 anni ucciso il 7 gennaio dopo un fermo per guida spericolata.
A cura di Davide Falcioni
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Demetrius Haley, Desmond Mills, Emmitt Martin, Justin Smith e Tadarrius Beans, cinque agenti di polizia statunitensi, tutti afroamericani, sono stati espulsi dalla polizia e sono stati accusati di omicidio di secondo grado, aggressione aggravata, sequestro di persona, pestaggio e condotta scorretta in relazione alla morte di Tyre Nichols, un ragazzo nero di 29 anni.

Il capo della polizia di Memphis, Tennessee, Cerelyn Davis, una donna afroamericana, ha definito le immagini della morte di Nichols "sconvolgenti" e "stomachevoli". Gli avvocati della famiglia effettivamente sono rimasti sconvolti. "Non è stata un'aggressione – ha commentato uno dei legali – ma un massacro".

Nichols era stato fermato dai cinque agenti il 7 gennaio per guida spericolata quando era ormai a poche centinaia di metri da casa. Dopo aver cercato di fuggire a piedi, il giovane era stato raggiunto, immobilizzato, preso a calci, picchiato, colpito ripetutamente con il Taser, la pistola elettronica paralizzante.

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L'aggressione è durata tre minuti. Ricoverato in gravi condizioni, il 29enne è morto tre giorni dopo. La famiglia della vittima ha spiegato che Tyre soffriva del morbo di Crohn, una malattia autoimmune che causa dolori addominali, vomito e perdita di peso. Il giovane era alto e magro, pesava appena 65 chili, ma nonostante ciò i cinque agenti lo avevano trattato come un ‘peso massimo'.

Due dei poliziotti sono stati in passato giocatori di football, novanta chili di peso, e gli sono saltati addosso con violenza.  Nichols ha provato a chiedere aiuto, dicendo che aveva problemi respiratori. Condotto in ospedale in gravi condizioni, è morto senza mai essersi ripreso. Aveva lesioni esterne e interne su tutto il corpo.

Cerelyn Davis, capo della polizia, era stata tra le voci che a Memphis avevano chiesto una riforma delle forze dell'ordine, all'indomani della morte di George Floyd, ucciso dai poliziotti a Minneapolis, Minnesota, nel maggio del 2020. RowVaughn Wells, madre della vittima, ha descritto il figlio come un'"anima gentile". "Tyre era una persona meravigliosa – ha aggiunto – amava andare sullo skate, scattare foto, amava vedere il tramonto, ma soprattutto amava sua madre e suo figlio".

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