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Guerra in Ucraina

Drone Usa abbattuto in scontro con jet russo sul Mar Nero, Mosca: “Si avvicinava alla zona di guerra”

L’incidente è avvenuto martedì quando un jet russo Su-27 avrebbe colpito l’elica di un drone di sorveglianza “Reaper” dell’esercito americano che è precipitato nel Mar Nero. Per gli statunitensi si tratterebbe di un gesto volontario dei russi. Mosca però nega: “Drone caduto per manovra brusca”
A cura di Antonio Palma
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Un caccia militare russo si è scontrato con un drone statunitense mentre entrambi sorvolavano il Mar Nero al largo delle coste dell'Ucraina. Lo riferiscono fonti militari americane. L'incidente è avvenuto nella prima mattinata di martedì quando un jet russo Su-27 avrebbe colpito l'elica di un drone di sorveglianza "Reaper" dell'esercito americano. Per gli statunitensi si tratterebbe di un gesto volontario dei russi. Il mezzo senza pilota sarebbe precipitato nel Mar Nero.

L'incidente è stato condannato come "sconsiderato" dall'esercito americano e il dipartimento di Stato intende ora contattare le autorità russe per esprimere la "preoccupazione" degli Stati Uniti per quanto accaduto. Lo ha riferito il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby. "Il nostro drone MQ-9 stava eseguendo operazioni di routine nello spazio aereo internazionale quando è stato intercettato e colpito da un aereo russo, provocando lo schianto e la perdita dell'MQ-9", ha affermato il generale James B. Hecker, comandante delle forze aeree americane in Europa e Africa.

Il drone reaper dell'aviazione statunitense
Il drone reaper dell'aviazione statunitense

Usa: "Jet russi hanno volato davanti al drone in modo spericolato"

“Intorno alle 7:03 (CET), uno degli aerei russi Su-27 ha colpito l'elica dell'MQ-9, costringendo le forze statunitensi a far cadere l'MQ-9 in acque internazionali"ha affermato nella dichiarazione il generale dell'aeronautica statunitense Hecker, comandante delle forze aeree statunitensi in Europa e in Africa. "Diverse volte prima della collisione, i Su-27 hanno scaricato carburante e volato davanti all'MQ-9 in modo spericolato, in maniera non corretta e poco professionale. Questo incidente dimostra una mancanza di competenza oltre a essere pericoloso e poco professionale", ha aggiunto l'alto ufficiale statunitense.

Il caccia russo Sukhoi Su-27
Il caccia russo Sukhoi Su-27

Biden informato dello scontro tra caccia e drone: convocato anmbasciatore

Il drone sarebbe partito dalla base di Sigonella in Sicilia, secondo il monitoraggio di flight radar. Il portavoce della Casa Bianca John Kirby ha affermato che "non è insolito" per gli aerei russi intercettare aerei statunitensi sul Mar Nero e che nelle ultime settimane ci sono state altre intercettazioni analoghe ma ha sottolineato  che l'episodio di martedì è stato unico per quanto "non sicure, poco professionali e sconsiderate" siano state le azioni russe. Del fatto è stato informato anche il presidente Joe Biden e L'ambasciatore russo negli Stati Uniti è stato convocato dal dipartimento di Stato. Lo ha comunicato il portavoce del dipartimento di Stato, Ned Price. Gli Stati Uniti, ha aggiunto, hanno inviato un "forte messaggio" al ministero degli Esteri russo. "La Russia non sta cercando lo scontro con gli Stati Uniti"  ha detto l'ambasciatore di Mosca a Washington, Anatoly Antonov, dopo l'incontro, aggiungendo: "Voglio sottolineare che i piloti russi hanno agito in modo molto professionale, non c'è stato alcun contatto e non c'è stato alcun uso di armi".

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Mosca: “Drone caduto per manovra brusca, volava con i transponder spenti ”

La Russia nega però ogni contatto con i suoi caccia e ha affermato che il drone statunitense si è schiantato dopo "manovre brusche". Il ministero della Difesa russo ha anche affermato che il velivolo statunitense stava volando con i transponder spenti, cioè non aveva attivato i dispositivi di comunicazione che consentono di tracciare e identificare l'aeromobile.  Lo riporta Ria Novosti. Secondo Mosca nessun aereo russo "è entrato in contatto con il drone". Il drone "volava con i transponder spenti in violazione del regime di spazio aereo temporaneo stabilito per l'operazione militare speciale e comunicato a tutti gli utenti dello spazio aereo internazionale e pubblicato in conformità con gli standard internazionali". Dopo il rilevamento del drone, "combattenti delle forze di difesa aerea in servizio si sono alzati in volo", ma con il drone non c'è stato "alcun contatto". "I veicolo aereo senza pilota MQ-9 è entrato in volo incontrollato con perdita di quota e si è scontrato con la superficie dell'acqua. I combattenti russi non hanno usato armi aviotrasportate, non sono entrati in contatto con il veicolo aereo senza equipaggio e sono tornati sani e salvi alla base", si legge in una nota citata dalla Tass. Per Mosca il drone  "è entrato in uno spazio che è stato identificato come zona per operazioni militari speciali", vale a dire in un'area che i russi definiscono zona di guerra.

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Droni Reaper usati come velivoli spia: "Continueranno a volare nel mar nero"

Gli aerei russi e statunitensi stanno operando sul Mar Nero da quando è scoppiata la guerra in Ucraina ma questa è la prima volta che capita uno scontro diretto tra due velivoli, un'escalation potenzialmente pericolosa in un momento critico dei combattimenti. " I droni statunitensi e alleati continueranno a operare nello spazio aereo internazionale e chiediamo ai russi di comportarsi in modo professionale ", ha aggiunto Hecker.

Gli Stati Uniti hanno utilizzato i droni Reaper come velivoli spia per monitorare l'area. Si tratta di mezzi con un'apertura alare di 20 metri progettati per effettuare operazioni di sorveglianza e che possono volare fino a 50.000 piedi, secondo l'Air Force.  I droni Raper sono a pilotaggio remoto, dotati di modernissimi sensori di bordo per effettuare operazioni di sorveglianza a distanza e alta quota e con velocità di crociera di 335 km/h. Una piattaforma ideale per tracciare i movimenti sul campo di battaglia nel Mar Nero e in Ucraina.

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