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Guerra in Ucraina

Ucraina, Mosca accusa Londra: “Ha diretto attacchi in Crimea e Nord Stream, non resterà impunita”

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che i servizi speciali russi hanno informazioni che dimostrano come “consulenti militari britannici” hanno diretto e coordinato l’attacco alla flotta russa nel Mar Nero, oltre che i sabotaggi del Nord Stream.
A cura di Ida Artiaco
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Sale la tensione non solo tra la Russia e l'Ucraina, con i bombardamenti che continuano su molte città, tra cui Kramatorsk e Mykolaiv. Mosca, infatti, se l'è presa oggi anche con la Gran Bretagna, rea, secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, di aver coordinato gli attacchi alla flotta russa in Crimea e al gasdotto Nord Stream, che si sono verificati nelle scorse settimane.

Citato dall'agenzia Interfax, Peskov ha spiegato che i servizi speciali russi hanno informazioni che dimostrano come "consulenti militari britannici" hanno diretto e coordinato l'attacco alla flotta russa nel Mar Nero, oltre che i sabotaggi del Nord Stream.

Il portavoce della presidenza russa ha poi affermato di "aspettarsi che i Paesi europei analizzino le informazioni della Russia sul ruolo di Londra nell'attacco terroristico ai gasdotti Nord Stream. Certe azioni non possono passare così. Penseremo ovviamente a ulteriori passi".

La risposta di Londra alle accuse russe

"Le nuove accuse russe su un asserito ruolo guida britannico nell'attacco contro il gasdotto Nord Stream e nel coordinamento dei più recenti raid ucraini in Crimea fanno parte del "manuale di distrazione dalla realtà" usato dal Cremlino", è stato il commento di un portavoce del premier inglese Rishi Sunak ribadendo la smentita di Londra rispetto alle affermazioni rimbalzate dalla Russia.

Già ieri il ministro degli Esteri, James Cleverly, aveva rinfacciato a Mosca di essere "sempre più staccata dalla realtà" e di voler solo "distrarre l'attenzione" dai propri presunti "fallimenti sui campi di battaglia".

Ue: "Favorevoli a qualsiasi indagine"

Anche l'Unione Europea ha definito "un'accusa del tutto infondata" la dichiarazione del Cremlino secondo cui vi sarebbe il Regno Unito dietro gli attacchi ai gasdotti nel mar Baltico. "Gli attacchi contro Nord Stream 1 e 2 devono ancora essere indagati", ha fatto sapere una portavoce della Commissione Ue.

"Siamo favorevoli a qualsiasi indagine volta a fare piena chiarezza su ciò che è accaduto e sul perché e adotteremo ulteriori misure per aumentare la nostra resilienza nella sicurezza energetica. È chiaro, tuttavia, che negli ultimi tempi solo la Russia ha usato l'energia come arma".

Le parole di oggi di Papa Francesco sulla pace

Intanto a cercare di calmare le acque ci ha pensato ancora una volta Papa Francesco. "Occidente e Oriente si vengano incontro per il bene della convivenza umana e per la pace di cui i nostri tempi hanno estremo e urgente bisogno", ha detto al termine dell’Angelus in Piazza San Pietro, ricordando il suo imminente viaggio in Bahrain, aggiungendo che "la pace non si raggiunge conquistando o sconfiggendo qualcuno, non è mai violenta, non è mai armata. Germoglia dal terreno della vita, dal seme del nostro cuore; cresce nel silenzio, giorno dopo giorno, attraverso opere di giustizia e di misericordia, come ci mostrano i testimoni luminosi che festeggiamo oggi".

Anche il presidente turco Recep Tayyip Erdogan continua la sua opera di mediazione. Secondo il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, come riporta Trt, Erdogan discuterà con gli omologhi di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, dell’accordo per l’esportazione del grano dai porti ucraini che Mosca ha abbandonato nei giorni scorsi.

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