7 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Ucciso senza motivo da gang mentre attende il turno al panificio: “Londra come Jugoslavia in guerra”

Sven Badzak è stato aggredito e ucciso in pieno pomeriggio da una gang di strada mentre aspettava fuori da un panificio nel nord-ovest di Londra. “Mi sento meno al sicuro qui a Londra per le bande di strada che durante la guerra nell’ex Jugoslavia, quando regolarmente avevo le pistole puntate alla testa”, ha dichiarato la madre.
A cura di Antonio Palma
7 CONDIVISIONI
Immagine

"Mi sento meno al sicuro qui a Londra con tutta la violenza delle bande di strada che durante la guerra nell'ex Jugoslavia, quando regolarmente avevo le pistole puntate alla testa", è riassunto in questa frase lo strazio di Jasna Badzak, dottoressa di origine bosniaca ma da decenni nel Regno Unito dove mai avrebbe pensato di dover assistere all'assassinio del figlio in strada senza alcun motivo valido. Il giovane Sven Badzak è morto in strada a soli 22 anni sabato scorso dopo essere stato aggredito, inseguito e pugnalato da una delle tante gang di strada che stanno insanguinando la capitale britannica con decine di aggressioni quasi ogni fine settimana.

Sven Badzak è stato aggredito sabato intorno alle 17.30 mentre aspettava fuori da un panificio a Kilburn, a nord-ovest di Londra, dove stava comprando alcune cose per lui e per sua madre, insieme un amico di 16 anni, anche lui accoltellato e ora ricoverato in condizioni critiche. "Stava semplicemente aspettando fuori dal negozio quando ha perso la vita. Era un ragazzo buono, non è mai stato coinvolto in alterchi o discussioni con nessuno. La cosa peggiore che sia mai accaduta è stata che gli ho detto che teneva la sua musica a un volume troppo alto", ha raccontato la donna al Guardian.

Immagine

"Era un ragazzo molto sensibile, Aveva donato alcuni dei suoi vestiti ai sopravvissuti all'incendio della Grenfell Tower, il giorno prima di morire piangeva perché era commosso da qualcosa che aveva visto in TV su qualcuno che stava morendo a causa della Covid, ha aiutato le persone per tutta la vita", ha rivelato la 49enne accusando la polizia di non aver fatto nulla per prendere gli assassini e rilasciando invece una dichiarazione secondo cui il giovane era stato coinvolto in un alterco con un gruppo di maschi che lo avevano inseguito.

"Gli agenti hanno preso una dichiarazione da un testimone che ha riferito di aver visto una discussione tra due gruppi poco prima dell'incidente. La parola alterco è un termine generale per un argomento che coinvolge due parti. Non attribuisce la colpa a nessuno e certamente non suggerisce provocazioni di alcun genere. Riconosciamo nella stessa citazione che la vittima di questo incidente è stata inseguita e poi attaccata da un membro del gruppo di cacciatori. L'indagine è ancora in una fase iniziale e le indagini sulle circostanze sono in corso" ha spiegato u portavoce della polizia

7 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views