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Frode fiscale, Donald Trump rifiuta di rispondere della procuratrice generale di New York

Donald Trump di è appellato al quinto emendamento e si è rifiutato di rispondere alle domande della procuratrice di New York nell’ambito dell’inchiesta civile sulle dichiarazioni al fisco della Trump Organization.
A cura di Ida Artiaco
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L'ex presidente Usa Donald Trump ha invocato il quinto emendamento e si è rifiutato di rispondere alle domande della procuratrice generale di New York, Laetitia James, che avrebbe dovuto interrogarlo oggi nell'ambito dell'inchiesta civile sulle dichiarazioni al fisco della Trump Organization.

"Sotto il consiglio del mio avvocato e per tutti i motivi di cui sopra, ho rifiutato di rispondere alle domande sulla base dei diritti e dei privilegi concessi a ogni cittadino dalla Costituzione degli Stati Uniti", ha fatto sapere l'ex tycoon in una nota.

Questa mattina, l'ex inquilino della Casa Bianca aveva dichiarato in un post sul social Truth che avrebbe dovuto incontrare questo pomeriggio la procuratrice nell'ambito di quella che lui stesso ha definito "la più grande caccia alle streghe della storia degli Stati Uniti. Io e la mia compagnia siamo attaccati da tutte le parti. Questa è la Repubblica delle Banane".

L'inchiesta in questione è civile. Ma potrebbe portare ad accuse penali, perché l'ufficio del procuratore distrettuale (il pubblico ministero) di Manhattan sta indagando da tempo sugli stessi documenti.

L'obiettivo è capire se il valore delle proprietà dell'ex presidente, citato in una serie di documenti finanziari, fosse intenzionalmente gonfiato per ottenere agevolazioni sulle imposte e finanziamenti bancari.

Trump e due dei suoi figli adulti, Donald Jr. e Ivanka, avrebbero dovuto testimoniare il mese scorso, ma l'ufficio del procuratore generale di New York ha rinviato gli interrogatori dopo la morte dell'ex moglie Ivana.

La deposizione di oggi giunge al culmine di giorni particolarmente impegnativi per Trump. Lunedì scorso, infatti, l'FBI ha eseguito un mandato di perquisizione a Mar-a-Lago, la sua residenza principale in Florida, in relazione a un'indagine sul trattamento di documenti riservati.

"Speriamo che l'FBI non abbia piazzato prove. Gli Agenti hanno allontanato tutti, perché volevano restare soli?", è quanto ha dichiarato Trump.

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