1.125 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Tortura e inietta candeggina alla figlioletta neonata: “Voleva l’arresto per sfuggire al marito”

La tesi difensiva dei legali di Ezgi Korucu, la 28enne turca arrestata nel febbraio dello scorso anno e ora a processo a Istanbul per aver causato lesioni gravi alla figlioletta di pochi mesi con profondi tagli di rasoio e iniezioni di candeggina e sapone. “La mia cliente voleva andare in prigione per sfuggire alle sue condizioni di vita” ha dichiarato l’avvocato.
A cura di Antonio Palma
1.125 CONDIVISIONI
Immagine

Per mesi ha torturato la figlioletta appena nata con tagli su più parti del corpo e piccoli iniezioni di candeggina solo con lo scopo di essere arrestata e finire così in carcere lontana dal marito che l’avrebbe sottoposta a violenze fisiche. È questa la tesi difensiva dei legali di Ezgi Korucu, la 28enne turca arrestata nel febbraio dello scorso anno e ora a processo a Istanbul per aver causato lesioni gravi alla figlioletta di pochi mesi, Eylül Mira, con profondi tagli di rasoio e iniezioni di candeggina e sapone.

“Questa donna in precedenza ha cresciuto già due figli e se fosse così come la descrive l’accusa avrebbe fatto del male anche agli altri bambini e invece non è così. Secondo i rapporti dell'Istituto di medicina legale, inoltre, non ci sono fluidi come la candeggina nel corpo della bambina. La piccola ha una malattia congenita” ha sostenuto l’avvocato che ha chiesto l’assoluzione dell'imputata. Il suo avvocato ha indicato che aveva paura di dire la verità e che in realtà i suoi presunti atti erano il risultato degli abusi subiti in casa. “La mia cliente voleva andare in prigione per sfuggire alle sue condizioni di vita, ed è per questo che ha deliberatamente mentito” ha spiegato l’avvocato riferendosi a una prima confessione avvenuta subito dopo l’arresto e poi ritrattata.

Per l’accusa invece è colpevole perché i suoi gesti non hanno causato piccole ferite innocue ma cambiamenti traumatici nel corpo della bambina come una perdita di funzionalità rilevata nel braccio destro. Restano invece tutte da chiarire alcune lettere che la donna si è scambiata in carcere con la famiglia. In una missiva che ha scritto rivolgendosi alla bambina, la donna ha scritto: "Chiedo scusa a te e ai tuoi fratelli. Perdonami, per favore. Perdonami. Non sono una cattiva madre”. In una risposta al marito invece ha affermato: "Grazie mille per non denigrarmi di fronte ai miei figli. Abbiamo trascorso tanti anni insieme, buoni o cattivi che siano" e nella lettera che ha scritto a sua suocera ha aggiunto: "Ho pagato il prezzo del mio errore stando lontano dai bambini per 19 mesi".

1.125 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views