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Topi morti in decomposizione, escrementi e un’infestazione di mosche: orrore nel supermercato di Londra

Lo Yasar Halim Supermarket, nord della City, è stato multato per l’equivalente di quasi 90mila euro. Più volte gli ispettori avevano avvertito il proprietario, ma Mehmet Yasar Halim non è mai intervenuto. E alla fine è arrivata la pesantissima sanzione.
A cura di Biagio Chiariello
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Topi morti, in decomposizione, escrementi degli animali in tutto il negozio e un'infestazione di mosche. È quanto gli ispettori dell'igiene hanno trovato in un supermercato del nord di Londra, per una vicenda molto simile a quella segnalata dalle autorità competenti la scorsa settimana a Cardiff.

Lo Yasar Halim Supermarket, un grande supermercato in stile continentale con una cucina all'aperto, una panetteria, un banco macelleria e un'area con cibi preconfezionati, contenitori aperti di olive, oltre a frutta e verdura.

Come scrivono i media britannici, il suo proprietario, Mehmet Yasar Halim, ha ricevuto diversi avvisi da parte dei funzionari ambientali locali affinché risolvesse gli evidenti problemi di sicurezza alimentare: li ha sempre ignorati, avviando inevitabilmente un'indagine.

Martedì 21 marzo, presso la Corte di Highbury, la società che gestisce l'esercizio commerciale è stata multata per £ 48.000 con il signor Halim condannato anche a pagare £ 26.000 in multe individuali, una sovrattassa di £ 190 per le ‘vittime' e le spese del Consiglio per un totale di £ 4.400,62. Il totale delle sanzioni è pari a 78.590,62 sterline (quasi 90mila euro).

Lo Yasar Halim Supermarket
Lo Yasar Halim Supermarket

Durante i controlli degli ispettori erano state riscontrate "evidenti infestazioni di topi e mosche, compresi gli escrementi". È stato inoltre scoperto "un ratto morto su una trappola appiccicosa in un'area di preparazione del cibo" e un altro ratto "nel magazzino del negozio, con escrementi di topo trovati nell'area", si legge nel rapporto. Gli ispettori hanno inoltre scoperto che le aree di preparazione del cibo "non erano pulite" e il personale che preparava il cibo "non si lavava le mani col sapone tra un'attività e l'altra".

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Un portavoce del Consiglio di Enfield ha dichiarato: “Si è resa indispensabile un'azione rapida da parte dei gestori per la salute ambientale del Consiglio, poiché i locali e il suo proprietario rappresentavano un rischio significativo per la salute pubblica. Le ripetute visite a Yasar Halim da parte dei funzionari del Consiglio e gli avvertimenti affinché ripulisse e facesse le riparazioni necessarie sono stati ignorati in diverse occasioni".

"Incoraggiamo vivamente i proprietari dei locali che vendono e servono cibo a seguire le linee guida obbligatorie per mantenere puliti i loro locali, seguire le norme igieniche essenziali e garantire che il personale sia completamente formato nelle procedure di igiene alimentare" conclude la nota.

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