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Supermercati pubblici: la proposta spagnola contro il caro prezzi e per tutelare i più svantaggiati

Dei supermercati pubblici dove i prodotti vengono venduti a prezzi calmierati, per combattere il caro prezzi e tutelare le famiglie economicamente svantaggiate: lo ha proposto la ministra del welfare spagnola.
A cura di Annalisa Girardi
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Supermercati "statali", dove tutti i prodotti sono venduti a prezzi calmierati. Una proposta per tutelare le famiglie più vulnerabili dall'inflazione e dal caro prezzi, affinché fare la spesa non diventi mai un problema. Arriva dalla Spagna, precisamente dalla ministra del Welfare Ione Belarra, esponente di Podemos, che vuole aprire una catena di supermercati pubblici dove assicurare, specialmente per quanto riguarda i generi alimentari, prezzi alla portata di tutti. Potrebbe chiamarsi "precios justos", ha suggerito Belarra ad un comizio elettorale.

La crisi economica e l'aumento dei prezzi stanno mettendo in difficoltà molte persone. Tanto da costringere alcuni a rinunciare a soddisfare alcuni bisogni primari, come appunto fare la spesa. Una catena di supermercati pubblici, allora, potrebbe tutelare le fasce economiche più svantaggiate e "affrontare l'oligopolio alimentare guidato dal boss Juan Roigi", ha ribadito Belarra. Il riferimento è alla catena di supermercati Mercadona, accusata di aver alzato i prezzi e arricchirsi approfittando della difficili congiuntura economica. La ministra ha denunciato come il 40% del mercato della distribuzione sia nelle mani di sole tre imprese, una sorta di oligopolio che "fa soldi mentre il carrello della spesa continua ad aumentare".

La Spagna negli ultimi mesi ha lanciato una serie di riforme a sostegno del welfare e alcuni importanti provvedimenti in materia di lavoro. La ministra Yolanda Díaz, del partito comunista spagnolo, ha fatto approvare una riforma per limitare fortemente i contratti a tempo determinato, ad esempio, e ha introdotto diverse tutele per i rider.

Quella stessa ministra ora attacca le misure introdotte invece da Giorgia Meloni, definite "contro i lavoratori". Diaz ha detto che con l'ultimo decreto il governo italiano ha fatto tornare "i contratti spazzatura" e ha accusato Vox, il partito di estrema destra, di voler fare lo stesso. "Questa signora ha davvero poca vergogna. Sta rovinando i lavoratori spagnoli e la classe media e ancora ha il coraggio di mettere in discussione le politiche di successo della prima ministra italiana Giorgia Meloni", ha scritto su Twitter il leader di Vox, Santiago Abascal, condividendo un post del partito in cui vengono elogiate le misure italiane del governo Meloni.

"Spiace che la vicepremier spagnola Yolanda Diaz interferisca nella vita politica italiana dando giudizi inaccettabili sulle scelte del governo. Le difficoltà elettorali del suo partito non giustificano offese ad un partner e alleato europeo. Non è questo il modo di collaborare", ha commentato da parte sua il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

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