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Strage in Nigeria, chi sono i Fulani, pastori radicalizzati primi sospettati del massacro in chiesa

I principali sospettai della strage in chiesa in Nigeria sono gruppi di Fulani, una popolazione seminomade di religione musulmana dedita alla pastorizia e impegnata in storici conflitti per il controllo della terra.
A cura di Antonio Palma
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“Un attacco satanico” così le autorità locali hanno definito senza mezzi termini la strage in Nigeria che si è consumata ieri durante la messa domenicale in una chiesa cattolica affollata di fedeli nella città di Owo, nello stato di Ondo. Una strage che ha preso di mira civili inermi e indifesi che stavano solo pregando, tra cui anche donne e bambini, e che ha sconvolto l’intero stato nigeriano, uno dei meno coinvolti nei sanguinosi attentati e la guerriglia che hanno devastato la Nigeria negli ultimi anni.

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Il bilancio parla di almeno 35 morti ma per alcune fonti i morti potrebbero essere anche cinquanta oltre a dozzine di feriti, alcuni gravissimi. Il governatore dello stato di Ondo, Arakunrin Oluwarotimi Akeredolu, ha condannato "l'attacco vile e satanico" e si è impegnato a trovare gli assalitori. Anche il presidente della Nigeria, Muhammadu Buhari, il cui governo è stato additato per non aver fatto nulla per l’escalation di violenza in tutto il paese, ha condannato l'attacco.

Anche se si tratta di un attentato che al momento non ha colpevoli precisi visto che non ci sono state rivendicazioni fino ad ora, per le autorità locali del piccolo stato agricolo nigeriano i principali sospettai sono  gruppi di Fulani, una popolazione seminomade di religione musulmana sparsa in diversi Paesi dell’Africa Occidentale che già in passato si è resa protagonista di attacchi sanguinari.

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La pensa così Adeyemi Olayemi, un deputato che rappresenta il collegio elettorale di Owo nella Camera dell'Assemblea statale di Ondo. "Gli aggressori sono arrivati ​​in motocicletta  sembravano fedeli ma hanno lanciato una bomba e poi hanno iniziato a sparare a raffica", ha raccontato Olayemi, rivelando una scena agghiacciante in chiesa con decine di copi  a terra e sangue ovunque.

I gruppi Fulani sono stati già indicati in passato come autori di attacchi sanguinari principalmente nel nord della Nigeria ma anche in altre parti del paese. Si tratta di gruppi dediti alla pastorizia e per questo impegnati in storici conflitti con le etnie e gruppi che praticano l’agricoltura, principalmente per il controllo della terra. Una sorta di guerra sotterranea e perenne che però finora pareva avesse escluso in parte il piccolo stato agricolo del Sud-Ovest, dove gli abitanti sono in maggioranza cristiani di etnia Yoruba.

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I Fulani, etnia di cui fa parte anche il presidente nigeriano, sono stati protagonisti in passato di violente azioni per l'accesso alla terra e hanno compiuto uccisioni di massa e rapimenti, sfruttando la mancanza di sicurezza nelle zone rurali in tutto il paese.

Secondo Olayemi, l'attacco potrebbe essere stato una rappresaglia per le recenti restrizioni imposte dal governo statale al pascolo a Ondo. Restrizioni adottate a sua volta dopo un aumento dei rapimenti nello stato. "Questo è un attacco di rappresaglia per inviare un messaggio diabolico al governatore" ha aggiunto.

Muhammadu Buhari
Muhammadu Buhari

Lo stato locale fino a poco tempo fa sembrava essere stato risparmiato da questi conflitti tra pastori e agricoltori che spesso hanno assunto una connotazione religiosa e che, secondo Amnesty International, in pochi anni hanno fatto quasi quattromila vittime in Nigeria. Nell’ultimo periodo però sono iniziati anche qui rapimenti e uccisioni in una escalation che nessun sembra saper fermare.

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