Strage di poliziotti a Parigi: l’attentatore aveva avuto visioni la notte prima
Michael Harpon, l'impiegato della questura di Parigi che ieri ha assassinato quattro poliziotti prima di essere ucciso da un agente, mercoledì sera – vigilia della strage – aveva avuto un "comportamento insolito e agitato". Harpon si era bruscamente svegliato nel cuore della notte raccontando di aver "avuto visioni e sentito voci" e manifestando un "comportamento incoerente e confuso". A riferirlo agli inquirenti che stanno cercando di fare luce sulla dinamica della strage e il movente è stata la moglie del 45enne, anche lei posta in stato di fermo e a lungo interrogata dagli investigatori francesi.
Il funzionario amministrativo della questura di Parigi si era convertito all'Islam da circa un anno e mezzo. Ma, sempre stando al racconto della donna, la religione non sarebbe la causa del folle gesto. La moglie ha infatti spiegato che l'uomo, sordo al 70%, era scontento della sua posizione lavorativa, e riteneva che non venisse riconosciuto il suo valore e i conseguenti avanzamenti di carriera che avrebbe meritato. Le perquisizioni effettuate ieri pomeriggio a casa della coppia a Gonesse, in val-d'Oise, non hanno effettivamente fatto emergere nessuna prova a sostegno dell'ipotesi di una violenta radicalizzazione di Harpon. I dispositivi informatici sequestrati all'uomo saranno tuttavia esaminati solo oggi.
La strage di poliziotti nella Questura di Parigi
Michael Harpon lavorava come informatico nel dipartimento tecnico della sezione intelligence della questura di Parigi, dove era stato assunto nel 2003. Ieri, tra le 12 e 30 e le 13, armato di un coltello da cucina con la lama in ceramica ha ferito a morte due poliziotti e un ufficiale amministrativo del suo stesso reparto di lavoro aggredendoli in due uffici al primo piano dell'edificio, secondo una fonte vicina alle indagini. Il 45enne ha poi inseguito due donne riuscendo ad ucciderne una e a ferire un'altra. Un altro impiegato è stato ferito. A porre fine alla mattanza è stato un poliziotto della sezione ordine pubblico e traffico (DOPC) che ha ordinato ad Harpon di lasciare a terra il coltello; di fronte all'insistenza dell'uomo gli ha sparato con la sua arma di servizio.
