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Spende un milione per vedere l’incoronazione di Carlo, Ministro nel mirino a Papua: “Solo gelosia”

Una delegazione di almeno 10 funzionari del Ministero di Papua Nuova Guinea, con relativi accompagnatori, hanno usato voli di prima classe e alloggi a cinque stelle, spendendo complessivamente quasi un milione di dollari a carico delle casse pubbliche.
A cura di Antonio Palma
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Justin Tkatchenko
Justin Tkatchenko

Quasi un milione di dollari di spese a carico delle casse pubbliche per poter assistere all'incoronazione di Carlo III. Per questo il ministro degli Esteri della Papua Nuova Guinea è stato costretto alle dimissioni dopo essere finito al centro di una violenta polemica nel suo Paese, una nazione del Commonwealth che ha re Carlo come capo di stato.

In una dichiarazione, Justin Tkatchenko ha affermato di essersi "fatto da parte" dopo essersi consultato con il primo ministro James Marape per evitare che i recenti eventi non interferissero con le prossime visite ufficiali di capi di Stato come Biden. Il Ministro infatti è stato pesantemente contestato con proteste che son sfociate anche in manifestazioni di piazza.

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Secondo quanto ricostruita dai media locali, una delegazione di almeno 10 funzionari del ministero con relativi accompagnatori hanno usato voli di prima classe e alloggi a cinque stelle spendendo complessivamente quasi un milione di dollari a carico delle casse pubbliche e cioè della collettività per poter assisterd all’evento nel Regno Unito.

Cifre che, insieme ai video del viaggio pubblicati dalla figlia di Tkatchenko su tiktok, hanno suscitato rabbia in Papua Nuova Guinea, dove molti hanno ricordato che quel denaro pubblico sarebbe stato speso meglio per dare servizi di base alla popolazione.

Critiche a cui il ministro inizialmente ha riposto duramente. "Sono animali primitivi. Li chiamo animali primitivi perché lo sono. La gelosia è una maledizione. Queste persone dimostrano chiaramente che non hanno altro da fare nella loro vita se non umiliare le persone che vogliono fare qualcosa di buono per il loro paese" ha dichiarato infatti il ministro in una intervista suscitando nuove polemiche.

In seguito si è scusato per i suoi commenti spiegando che erano rivolti solo alle persone che avevano fatto "commenti disgustosi e vili" su sua figlia, comprese minacce "sessuali e violente". La giovane 25enne figlia del Ministro aveva filmato la sua visita nei negozi di moda di lusso e il suo pasto di prima classe mentre si recava a Londra postando poi i filmati sui social.

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