Spagna messa in ginocchio dal maltempo: allagamenti, frane e migliaia di case senza elettricità
Inondazioni, frane, migliaia di case senza elettricità, collegamenti stradali e ferroviari interrotti e e due turisti morti, è il tragico bilancio di una ondata di maltempo che ha colpito in queste ore la Spagna, investita da una serie di eventi meteorologici estremi che hanno causato danni per milioni di euro e che proseguiranno anche nelle prossime ore. Le aree più colpite sono state quelle costiere della regione nord-orientale della Catalogna, ma inondazioni e danni hanno riguardato anche parti della Spagna centrale vicino a Madrid. Temporali e forti acquazzoni hanno investivo mercoledì soprattutto le province di Tarragona, Castellón e Toledo. Secondo i servizi di emergenza solo a Tarragona sono stati oltre 700 gli interventi dei soccorritori per allagamenti e pericoli legati alle forti piogge che si sono verificate in molte città della provincia spagnola. La maggior parte delle chiamate sono arrivate da Montsià e Alcanar, le città più colpite.
Nella località balneare di Alcanar le automobili sono state spazzate via dalle strade e i piani bassi di case ed edifici sono stati completamente sommersi e le spiagge si sono riempite di oggetti e frammenti di case e muretti. I servizi di protezione civile della Catalogna riferiscono che 77 persone sono state sgomberate nella cittadina dove ieri sono caduti in tre ore più della metà delle precipitazioni di un intero anno.
Il governo ha annunciato questo giovedì aiuti per i comuni di Tarragona colpiti dalle inondazioni dichiarando lo stato di emergenza. Fortunatamente non si registrano feriti gravi ma due turisti tedeschi di 23 e 25 anni sono morti nelle acque di Cala Mandia, nel comune maiorchino di Manacor, mentre nuotavano durante il maltempo. A complicare la conta dei danni e i soccorsi il fatto che le forti piogge continueranno in vaste aree della Spagna e non diminuiranno completamente fino a domenica. Lo ha spiegato il portavoce dell'Agenzia meteorologica statale spagnola.