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Sofagate, Michel: “Non reagii per evitare incidente”. Von der Leyen: “Accaduto perché donna”

Il presidente del Consiglio europeo ha spiegato davanti alla plenaria del Parlamento le ragioni del suo comportamento ad Ankara durante la visita a Erdogan: “Non volevo rovinare mesi di preparativi e sforzi politici e diplomatici”. La presidente della Commissione: “Non riesco a trovare una giustificazione e devo concludere che quello che è successo è accaduto perché sono una donna”
A cura di Biagio Chiariello
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Sono passate circa tre settimana, ma ancora non si placano  le polemiche per il Sofagate che ha coinvolto la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen durante la visita ad Ankara al presidente turco Recep Tayip Erdogan. Oggi, 26 aprile, a parlarne è stato Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, anche lui presente al summit.

"Ho espresso diverse volte il mio rammarico per la situazione che si è venuta a creare nel viaggio ad Ankara. Le nostre squadre non hanno potuto avere accesso alla sala. Insieme alla Commissione ci siamo impegnati perché non accada più in futuro – ha detto Michel intervenendo al parlamento europeo al dibattito sulla Turchia – in quell'istante avevo deciso di non reagire ulteriormente per non creare un incidente politico che avrebbe rovinato mesi di preparativi e sforzi politici e diplomatici", ha aggiunto Michel.

"Sono la prima donna a esser presidente della Commissione europea ed è così che mi aspettavo di essere trattata nel viaggio in Turchia, come una presidente della commissione – ha detto poco dopo invece la stessa Von der Leyen -. Non riesco a trovare una giustificazione e devo concludere che quello che è successo è accaduto perché sono una donna". E ancora: "Mi sono sentita ferita come donna e come europea – ha aggiunto – questo riguarda i valori che sono alla base della nostra Unione e dimostra quanto dobbiamo ancora fare perché le donne siano trattate con parità". E la presidente ha anche voluto sottolineare che “non è una questione che riguarda il protocollo o le disposizioni delle sedie ma riguarda ciò che noi stessi siamo, riguarda i valori alla base della nostra Unione”.

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