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Covid 19

Shanghai inasprisce lockdown, la testimonianza di un’italiana: “Polizia fa irruzione in casa di notte”

Nonostante il calo dei casi, Shanghai ha ulteriormente inasprito le restrizioni per contenere i contagi da Covid-19 con nuove definizioni di “contatto stretto” che rendono molto più rigide le regole per la quarantena. A Fanpage.it Daniela, da anni residente nella capitale economica cinese, ha raccontato di incursioni notturne della polizia sempre più frequenti per prelevare forzatamente anche inquilini negativi al virus.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Nonostante i contagi in calo a Shanghai, le autorità locali hanno deciso di inasprire le restrizioni e il lockdown ancora in vigore. La capitale economica cinese ha chiuso anche le ultime due linee della metropolitana ancora in funzione e ha diffuso nuove linee guida sulla definizione di "contatti stretti" che inaspriscono ulteriormente le regole della quarantena. A fornire la testimonianza a Fanapage.it di quanto sta accadendo a Shanghai in queste ore è Daniela, da anni residente nella città cinese. In Cina lavora come istruttrice di fitness. "Sembrava che la situazione stesse migliorando – ha spiegato – ma ora sono emerse nuove disposizioni terrificanti". Secondo quanto da lei raccontato, infatti, la polizia sta facendo irruzione nei compound (i condomini cinesi) di notte e cerca di entrare nelle case forzando le serrature per prelevare anche residenti negativi al virus. "Questi episodi si stanno verificando in complessi residenziali nei quali sono stati registrati casi di Covid-19, ma vengono costretti a lasciare i loro appartamenti anche residenti che non sono positivi. Sempre più persone che conosco stanno raccontando di irruzioni notturne".

Daniela, insegnante di fitness a Shanghai - foto da Facebook
Daniela, insegnante di fitness a Shanghai – foto da Facebook

La definizione di contatti stretti e le irruzioni della polizia

Nel video inviato alla redazione di Fanpage.it è possibile vedere alcuni agenti che cercano di forzare la serratura di una porta per entrare in un appartamento. Secondo le linee guida diffuse oggi dalle autorità di Shanghai e spiegate nel corso di una conferenza stampa, tutti coloro che hanno avuto a che fare con casi di Covid "sospetti o confermati da tampone molecolare" sono da considerarsi "contatti stretti". Questi ultimi si dividono in contatti di primo livello (i familiari o i coinquilini) e di secondo livello (i vicini di casa e i residenti dello stesso condominio). Sono da ritenersi soggette a quarantena tutte le persone che hanno condiviso (anche per poco tempo) gli spazi con pazienti positivi o con coloro che mostrano "sintomi simili a quelli del Covid". Secondo la normativa, qualunque operazione di sgombero dei compound (o di interi piani) deve essere valutata "caso per caso", ma le autorità non hanno chiarito i criteri di decisione. Sono quindi sempre più frequenti le operazioni di polizia per prelevare forzatamente i contatti di secondo livello, anche se negativi.

"L'ingresso ad alcuni compound è chiuso con cancelli di metallo – ha raccontato ancora Daniela -. Fino a oggi la situazione non è stata la stessa in tutte le strutture abitative, ma in tutta Shanghai parliamo di persone portate via a forza senza spiegazioni, animali da compagnia uccisi per paura che possano veicolare il virus e perfino di irruzioni notturne. Nei condomini più grandi possono essere prelevati forzatamente i residenti di tre piani, in quelli più piccoli invece tutti devono abbandonare le loro case dall'oggi al domani. Le autorità dicono che si valuteranno queste disposizioni "caso per caso", ma non è chiaro su quali basi poggiano le verifiche. Siamo molto spaventati, vorremmo capire se dal Consolato italiano qualcuno possa offrirci tutele nel caso in cui la polizia venisse a bussare anche alle nostre porte. Evitare questo genere di conseguenze non è qualcosa che possiamo controllare disinfettando la spesa che arriva dall'esterno per non risultare positivi al virus. Tutto dipende anche dall'attenzione dei nostri vicini".

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Il bollettino dei casi a Shanghai

Secondo il bollettino diffuso ieri e confermato in mattinata dalle autorità sanitarie di Shanghai, i contagi accertati sono stati 3.014 nella città che conta 26 milioni di abitanti. L'obiettivo del leader cinese Xi Jinping, però, resta quello "zero Covid". Centinaia di persone vengono prelevate ogni giorno dai compound: tutte sono sottoposte a quarantena in strutture apposite insieme a positivi sintomatici e asintomatici in condizioni di igiene precaria.

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