10 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Scontri con la polizia a Barcellona, videomaker italiana rilasciata: “Non era lei nei video”

La videomaker torinese Sara Casiccia era stata fermata e bloccata perché identificata tra le persone che avevano cosparso un furgoncino della polizia di materiale infiammabile dandogli fuoco mentre un agente era all’interno. La donna è stata rilasciata dopo la presentazione da parte della sua difesa di una perizia antropometrica che indica che la persona che ha lanciato liquido infiammabile contro il furgone non è lei.
A cura di Antonio Palma
10 CONDIVISIONI
Immagine

È stata rilasciata Sara Casiccia, la 35enne italiana arresta nei primi giorni di marzo a Barcellona, in Spagna, con la pesante accusa di tentato omicidio per avere partecipato agli scontri con la polizia durante le proteste per liberazione del rapper Pablo Hansel ala fine di febbraio. La videomaker torinese era stata fermata e bloccata perché identificata tra le persone che avevano cosparso un furgoncino della polizia di materiale infiammabile dandogli fuoco mentre un agente era all’interno. La donna è stata rilasciata dopo la presentazione da parte della sua difesa di una perizia antropometrica che indica che la persona che ha lanciato liquido infiammabile contro il furgone non sarebbe lei.

Immagine

Casiccia, che ha trascorso tre settimane in carcere, in particolare era accusata di aver cosparso di acquaragia un furgoncino della polizia locale di Barcellona prima che un altro manifestante lanciasse una molotov per incendiare il mezzo da cui si è salvato all’ultimo momento un agente. Per la perizia fornita dalla difesa della 35enne anarchica di Torino, però, l'altezza della donna e quella della persona che ha lanciato il liquido infiammabile differisce di 10 centimetri, inoltre i tatuaggi sono differenti e gli abiti che indossava quel giorno Casiccia non corrispondono a quelli che appaiono nei video portati a sostegno dall’accusa.

In base a questi dati l’avvocato aveva chiesto la libertà totale ma il giudice ha però decretato che Sara Casiccia, da anni residente a Barcellona, ​​compaia ogni 15 giorni davanti all'autorità giudiziaria, perché le indagini proseguono. In carcere rimangono invece gli altri arrestati per gli scontri di sabato 27 febbraio a Barcellona tra cui altri cinque giovani di nazionalità italiana. Per la polizia, i detenuti facevano tutti parte di un gruppo di ideologia anarchica che ha agito "congiuntamente" e con un "altissimo grado di violenza".

10 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views