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Scomparso durante una gita, è ritrovato morto in una gotta di ghiaccio dopo 6 mesi

Il cadavere di un’escursionista di 34 anni è stato trovato dopo 6 mesi dalla scomparsa in una caverna di ghiaccio in Val Roseg dove l’uomo si era diretto lo scorso febbraio. Una slavina, provocata dalla rottura di un ghiacciaio, ha bloccato tutte le vie d’uscita e lui è morto assiderato.
A cura di Ida Artiaco
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Vadret da Roseg (Facebook).
Vadret da Roseg (Facebook).

Era scomparso lo scorso febbraio durante un'escursione in Val Roseg in Svizzera, nel cantone dei Grigioni. Da allora di lui se ne erano perse le tracce, fino a questa mattina quando il corpo senza vita di un cittadino ungherese di 34 anni è stato recuperato in una grotta di ghiaccio nella quale è stato rinchiuso dopo che una slavina ha ostruito la via d'uscita. Sarebbe morto assiderato.

Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, l'uomo era decollato con un parapendio dal Corvatsch per raggiungere la Val Roseg, dove la sua intenzione era volutamente di pernottare in una caverna di ghiaccio. Ma il giorno dopo è stato dato per disperso ed è partita una massiccia ricerca da parte dell'equipaggio di un elicottero della Rega che ha individuato una slavina, provocata dalla rottura di un ghiaccio sul Vadret da Roseg, che aveva ricoperto completamente la zona dove si sarebbe trovato l'escursionista e bloccato di conseguenza qualsiasi via d'uscita.

Una nuova azione di ricerca è stata programmata per lo scorso lunedì e alla stessa hanno partecipato poliziotti agenti della polizia cantonale e tre soccorritori del CAS, nonché un elicottero della Rega, con cui è stata recuperata infine la salma, che è stata consegnata alla famiglia ore dopo.

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