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Russia, sparatoria all’università, 6 morti. Il 18enne attentatore scriveva sui social: “Odio tutti”

Una sparatoria si è verificata all’Università statale della città siberiana di Perm. Nei video circolati in Rete si vedono alcuni studenti e professori che fuggono dalle finestre al 1° piano della struttura. Altri si sono barricati nelle aule. I morti sono almeno sei. L’assalitore – arrestato, è ora in ospedale – non è stato ancora identificato ufficialmente, ma secondo le informazioni circolate online si tratterebbe di un 18enne, che frequentava la stessa università, che aveva annunciato l’atto criminale sui social: “Non è un attacco terroristico, odio tutti e l’ho fatto per me stesso”.
A cura di Biagio Chiariello
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Un ragazzo di 18 anni ha fatto irruzione e aperto il fuoco in uno degli edifici dell'Università Statale di Perm, in Russia, a circa 1.300 km da Mosca. Lo riporta l'agenzia Tass citando le informazioni preliminari diffuse da una fonte delle forze dell'ordine. L'assalitore è poi arrestato, attualmente si trova in ospedale. Il Comitato Investigativo Russo parla di 6 morti, mentre altre dieci sono rimaste ferite dai colpi d'arma da fuoco e dalle cadute. Il ministero della Salute ha aggiunto che sul posto sono state dispiegate nove ambulanze. Alcuni studenti e prof sarebbero ancora barricati nelle stanze dell'ateneo. In alcuni video mostrati dai media locali, si vedono alcuni ragazzi mentre fuggono dall’università lanciandosi dalle finestre del primo piano. In altri filmati si vedono alcune delle persone colpite in una pozza di sangue fuori l'università.

Sparatoria annunciata sui social

Alcuni media locali riferiscono che si tratterebbe di un ragazzo 18 anni, studente della stessa università (Mash – media attivo su Telegram – ha scritto che stava studiando alla facoltà di legge
dell'università, specializzandosi in scienze forensi), che ha lasciato un post su VKontakte – il Facebook russo –  nel quale annunciava la sparatoria. "Non è un attacco terroristico. Non sono membro di un'organizzazione estremista, sono laico e apolitico. Nessuno sa cosa sto per fare, queste azioni sono per me stesso, voglio fare del male a tutti quelli che si mettono
sulla mia strada", si legge nel post (poi cancellato dallo stesso social), citato dal sito locale 59.ru. Il presunto attentatore ha poi affermato di essere "traboccante d'odio", di aver pianificato la sparatoria e di aver risparmiato denaro per acquistare armi da fuoco da molto tempo. Il canale Telegram ‘Baza', che si ritiene sia vicino alle forze dell'ordine russe, l'ha identificato come Timur Bekmansurov, citando fonti anonime.

Aperta indagine

"Una persona non identificata è entrata nell'edificio universitario e ha aperto il fuoco. Alcuni studenti si sono chiusi negli auditorium delle università per nascondersi dall'aggressore. Alcuni studenti sono saltati fuori dalle finestre. Le forze dell'ordine si stanno dirigendo sul posto", ha osservato la fonte della polizia, aggiungendo che ci sono almeno dieci persone ferite. Il Comitato Investigativo Russo ha confermato di aver aperto un'indagine per "omicidio criminale" in seguito all'attacco.

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