Russia, giallo sul deputato e campione mondiale di scacchi Karpov: è ricoverato in terapia intensiva
È giallo in Russia su quanto successo a Anatolij Karpov, ex campione del mondo di scacchi, deputato del partito Russia Unita e alleato di Putin. L'uomo è infatti ricoverato in terapia intensiva all'ospedale Sklifosovski di Mosca per circostanze che restano avvolte dal mistero.
La versione ufficiale è che Karpov, 71 anni e campione mondiale di scacchi per 10 anni dal 1975 al 1985, sia rimasto vittima di un incidente domestico, come si legge in un comunicato datato 31 ottobre del suo partito e ripreso dall'agenzia Tass, in cui si sottolinea anche che l'uomo "sta ricevendo tutte le cure mediche necessarie".
Anche la figlia di Karpov, Sofia, ha parlato di caduta. Ma online sono apparse una serie di teorie contrastanti su quanto successo. Tramite diversi gruppi Telegram e alcune pagine web, è trapelata l'informazione che fosse stato trovato privo di sensi nelle vicinanze della Duma lo scorso fine settimana, e che avesse subito un trauma cranico, una frattura all'anca, oltre a trovarsi in stato di intossicazione abbastanza grave. Fonti ufficiali di Mosca hanno però smentito tale teoria.
Inoltre, già prima del 31 ottobre, Andrei Kovalev, presidente del Movimento russo degli imprenditori, aveva annunciato su Telegram che Karpov era ricoverato "in terapia intensiva dopo un attacco da parte di sconosciuti" e tenuto "in coma farmacologico". L’assistente di Karpov, Albert Stepanyan, ha invece smentito questa ricostruzione in un’intervista alla Tass.
L'unica cosa certa è che le sue condizioni sono gravissime. L'agenzia russa Ria Nóvosti ha riferito, indicando le fonti ospedaliere dove è ricoverato l'ex campione del mondo di scacchi, che Karpov si trova in condizioni critiche e che solo il coma indotto gli impedirebbe di morire.