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Rivolte e saccheggi in Sudafrica: 72 morti, madre costretta a lanciare figlio dal palazzo in fiamme

Momenti drammatici si sono vissuti durante uno degli incendi appiccati in alcuni negozi durante le violente proteste di piazza in Sudafrica che hanno causato oltre 70 morti. Una donna è stata costretta a lanciare il figlioletto dal primo piano di un palazzo in fiamme i cui negozi al piano terra erano stati saccheggiati.
A cura di Antonio Palma
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Si fa di ora in ora sempre più drammatica la situazione delle violente proteste di piazza in Sudafrica scoppiate a seguito dell'incarcerazione dell'ex presidente Jacob Zuma la scorsa settimana. Il bilancio delle vittime ad oggi e di oltre 70 morti mentre sono ormai migliaia le persone arrestate da parte delle forze di polizia. Manifestanti inferociti hanno saccheggiato e dato fuoco a numerosi edifici pubblici, sia governativi che commerciali, e si sono scontrati con la polizia in diverse città del Paese africano dando vita a vere e proprie rivolte di piazza.

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Momenti drammatici si sono vissuti proprio durante uno di questi incendi appiccati in alcuni negozi di un edificio a Durban, città costiera della provincia del KwaZulu-Natal a est del Sudafrica. Qui una donna è stata costretta a lanciare il figlioletto dal primo piano di un palazzo in fiamme i cui negozi al piano terra erano stati saccheggiati. La scena è stata immortalata da un video della BBC e mostra la mamma lanciare il piccoletto verso alcuni passanti che tendevano le mani vero l’alto per salvarlo da fumo e fiamme. Il bimbo fortunatamente è stato messo al sicuro così come successivamente la mamma e altri minori, che erano rimasti bloccati nelle case sopra i negozi: tutti sono scesi attraverso alcune scale messe dal basso.

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Alcuni giorni fa 10 persone sono state uccise durante il fuggi fuggi generale scoppiato per il saccheggio in un centro commerciale a Soweto. Le proteste intanto continuano e il governo ha schierato anche l’esercito per aiutare la polizia in difficoltà. Il presidente Cyril Ramaphosa l'ha definita una delle peggiori rivolte mai avvenute in Sudafrica dagli anni '90, prima della fine dell'apartheid, con incendi, autostrade bloccate e aziende e magazzini saccheggiati sia nelle città principali che in quelle più piccole nelle province di KwaZulu-Natal e Gauteng. Il governo ha avvertito che se il saccheggio continuerà, c'è il rischio che le aree potrebbero esaurire presto le scorte di cibo.

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