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Resti di bambini trovati in valigie comprate all’asta, svolta nel caso: è stata arrestata la mamma

Arrestata in Corea del Sud la donna di 42 anni sospettata dell’omicidio dei due figli, i cui resti sono stati trovati il mese scorso in alcune valigie in Nuova Zelanda.
A cura di Susanna Picone
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Immagine di repertorio
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È stata arrestata la donna sospettata di aver ucciso i due figli i cui resti sono stati trovati in alcune valigie alcune settimane fa. La terribile storia dei bambini – che avevano tra i 5 e i 10 anni all’epoca del decesso – arriva dalla Nuova Zelanda, mentre la donna – una quarantaduenne – come conferma la Cnn è stata arrestata nelle scorse ore in Corea del Sud. A darne notizia è stata la polizia sudcoreana.

Neozelandese di origine coreana, gli inquirenti sono certi che la donna arrestata (la cui identità non è stata diffusa per proteggere i figli) sia la mamma dei due bambini morti ad Auckland. La donna, che si trovava nel Paese da diversi anni ed è stata fermata dopo lunghe indagini definite “molto difficili”, sarà probabilmente ora soggetta a procedure di estradizione: “Nelle prime ore di giovedì la polizia ha arrestato la sospettata in un appartamento nella città portuale di Ulsan", è quanto ha fatto sapere la polizia.

I resti dei due bambini erano stati trovati in alcune valigie in Nuova Zelanda il mese scorso. A compiere la macabra scoperta una famiglia che aveva acquistato all’asta le valigie conservate in un deposito. Poco dopo la denuncia, la polizia ha identificato i genitori, entrambi scomparsi da anni. Il padre, in particolare, sarebbe morto nel 2017 mentre la madre sarebbe “scomparsa” dalla Nuova Zelanda l’anno successivo, quando i bambini erano probabilmente già morti. Secondo le prime analisi, infatti, il decesso dei bambini potrebbe risalire anche a diversi anni fa, almeno 3 o 4.

I contorni della terribile vicenda sono ancora tutti da chiarire. La polizia neozelandese aveva avviato un'indagine per omicidio il mese scorso dopo il ritrovamento dei resti dei bambini affermando che la famiglia che aveva comprato le valigie non è coinvolta nel caso.

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