362 CONDIVISIONI
Covid 19

Repubblica Ceca, unico paese che ha chiesto aiuto a Taiwan per lotta al Coronavirus e ha vinto

Con 210 decessi per coronavirus su una popolazione di circa 11 milioni di abitanti, la Repubblica Ceca sicuramente è tra i Paesi che possono dire di essere riusciti a contenere la diffusione dell’epidemia. Un successo frutto di decisioni mirate, drastiche e tempestive che hanno preceduto di gran lunga quelle di altri Paesi europei tra cui quella di chiedere aiuto a Taiwan, uno dei Paesi che per primo ha affrontato la battaglia sconfiggendo il coronavirus.
A cura di Antonio Palma
362 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Con poco più di settemila casi confermati di coronavirus e appena 210 decessi su una popolazione di circa 11 milioni di abitanti, la Repubblica Ceca sicuramente è tra i Paesi che possono dire di essere riusciti a contenere la diffusione dell’epidemia sul proprio territorio nonostante la vicinanza con Stati in cui si registrano migliaia di casi e morti. Anche per questo già da diversi giorni nel Paese è cominciata la cosiddetta fase due con le prime riaperture e il governo ha già preannunciato di non voler prolungare oltre il 30 aprile lo stato di emergenza proclamato nel marzo scorso anche se il piano di riapertura sarà molto graduale e proseguirà almeno fino all’inizio di giugno quando nelle intenzioni si potrà tornare a una sorta di normalità. Un successo frutto di decisioni mirate, drastiche e tempestive che hanno preceduto di gran lunga quelle di altri Paesi europei tra cui quella di chiedere aiuto a Taiwan, uno dei Paesi che per primo ha affrontato la battaglia sconfiggendo il coronavirus con scuole e negozi aperti.

Il due aprile scorso, infatti, Taiwan e Repubblica Ceca hanno stretto un accordo di partnership per contenere l'epidemia di coronavirus che prevede di unire i propri sforzi in vari settori come ad esempio quello dello sviluppo e della produzione di test rapidi e di un possibile vaccino ma che include anche e soprattutto lo scambio di forniture e attrezzature mediche e di pratiche e tecnologie di controllo del contagio in cui Taiwan ha mostrato di essere all’avanguardia. A Taiwan infatti è scattata una verifica a tappeto su tutti i contatti dei contagiati mentre i positivi sono stati sottoposti a una quarantena in strutture ospedaliere. Per fare tutto questo però è stato fondamentale mettere in campo tutte le tecnologie di tracciamento che hanno incrociato i numeri su viaggi all’estero, spostamenti interni e situazione sanitaria dei singoli.

Una tecnica così apprezzata dai cechi che già alla fine di marzo il governo aveva chiesto una collaborazione attiva anti-coronavirus a Taiwan. Anche in base a quei consigli il governo ceco ha preso le prime misure di contenimento già a marzo ad esempio imponendo le mascherine obbligatorie per tutti anche se in quel momento ve ne erano poche. Lo stato di emergenza è stato proclamato la prima volta in Repubblica Ceca lo scorso 13 marzo per un periodo di 30 giorno, poi esteso dal parlamento fino al 30 aprile. Nel Paese si fanno i tamponi a tutti quelli che sono entrati in contatto con una persona positiva al virus e son iniziati già i testi sierologici capire la diffusione dell’epidemia.

362 CONDIVISIONI
32800 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views