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Elezioni Turchia 2023

Quando sarà il ballottaggio delle elezioni in Turchia: è scontro tra Erdogan e Kılıçdaroğlu

Domenica 28 aprile si svolgerà il ballottaggio delle elezioni presidenziali in Turchia: è scontro tra il presidente uscente Recep Tayyip Erdogan e Kemal Kilicdaroglu, leader dell’opposizione.
A cura di Annalisa Girardi
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Manca poco al ballottaggio in Turchia. Domenica si sfideranno nuovamente alle urne, dopo il primo turno del 14 maggio scorso, il presidente uscente Recep Tayyip Erdogan e Kemal Kilicdaroglu, leader dell'opposizione. Il ballottaggio si svolgerà esattamente nel giorno del decimo anniversario dell'inizio delle proteste di Gezi Park: a dieci anni dalle manifestazioni, il Paese rimane spaccato tra i sostenitori dell'attuale capo di Stato turco e il suo sfidante. Si tratta di un appuntamento elettorale particolarmente importante che potrebbe aprire un nuovo capitolo per lo scenario politico in Turchia, dopo circa vent'anni in cui Erdogan ne è stato protagonista.

Quando si svolgerà il ballottaggio in Turchia

Il ballottaggio in Turchia si terrà domenica 28 maggio, due settimane dopo il primo turno. Le urne resteranno aperte tutto il giorno: lo scorso 14 maggio Erdogan era risultato in vantaggio, con il 49,42% delle preferenze, mentre Kilicdaroglu si era fermato al 44,95%. Il presidente uscente però non era riuscito a raggiungere la maggioranza assoluta, ragion per cui c'è stato bisogno di andare al ballottaggio. Il terzo sfidante al primo turno, Sinan Oğan, del partito nazionalista di estrema destra, ha annunciato pubblicamente il suo appoggio a Erdogan. Due settimane fa era stato registrato un livello di affluenza altissimo, che sfiorava il 90%.

Chi sono i candidati al ballottaggio

Al ballottaggio si scontreranno il presidente uscente e il leader dell'opposizione. Al primo turno l'attuale capo di Stato è risultato in vantaggio, ma lo sfidante ha detto di essere sicuro di potercela fare: "Vinceremo assolutamente al ballottaggio, e porteremo la democrazia".

Chi è Recep Tayyip Erdogan

Recep Tayyip Erdogan, classe 1954, ha iniziato la sua carriera politica come sindaco di Istanbul, per poi ricoprire la carica di primo ministro turco e infine di presidente. Ha fondato il Partito per la Giustizia e lo Sviluppo, l'AKP, di stampo islamista e conservatore. Per un periodo è stato interdetto dal ricoprire posizioni politiche, e anche imprigionato per alcuni mesi, per l'accusa di incitamento all'odio religioso. Dai tempi dell'ex presidente Mustafa Kemal Atatürk, considerato il padre della Turchia moderna, nessuno aveva dominato così a lungo lo scenario politico. Negli ultimi anni, è stato responsabile di un progressivo arretramento delle libertà democratiche nel Paese: dalla censura della stampa alle minacce all'indipendenza giudiziaria, questo processo è anche alla radice dello stop ai negoziati per l'ingresso della Turchia nell'Unione europea.

Recep Tayyip Erdogan, attuale presidente della Turchia
Recep Tayyip Erdogan, attuale presidente della Turchia

Chi è Kemal Kılıçdaroğlu

Kemal Kılıçdaroğlu, invece, è il leader del Partito popolare repubblicano, il CHP, che è il principale schieramento di opposizione ed è stato fondato da Atatürk in persona. Classe 1948, Kilicdaroglu è sostenuto dalle sei principali forze politiche che contrastano Erdogan e l'AKP. È diventato molto popolare: in un Paese dove la corruzione sta diventando un problema dilagante, Kilicdaroglu è noto per difendere onestà e frugalità. In campagna elettorale ha filmato alcuni video social dalla sua cucina, mostrando a tutti di vivere in un appartamento estremamente modesto ad Ankara. Un particolare che è stato particolarmente apprezzato dai cittadini e spesso messo a confronto con il palazzo presidenziale di oltre mille stanze che si è fatto invece costruire Erdogan.

Kemal Kılıçdaroğlu, leader del Partito popolare repubblicano
Kemal Kılıçdaroğlu, leader del Partito popolare repubblicano

Come funziona la legge elettorale turca

Il presidente della Turchia è il capo dello Stato. I suoi poteri sono aumentati quando il Paese è passato da un sistema parlamentare a uno presidenziale con il referendum costituzionale del 2017, indetto proprio dal partito Erdogan. Il presidente viene eletto direttamente attraverso un sistema maggioritario a doppio turno. Ogni partito che ottiene oltre il 5% dei voti nelle elezioni parlamentari può presentare un candidato, che deve avere almeno 40 anni e deve aver completato il ciclo di istruzione superiore.

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