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Primo caso di trasmissione all’uomo di aviaria H5N1 negli Stati Uniti: è un detenuto del Colorado

Un detenuto del Colorado è la prima persona negli Stati Uniti a risultare positiva all’aviaria H5N1. L’uomo stava lavorando in un allevamento di pollame commerciale nella contea di Montrose ed è entrato in contatto con uccelli infetti.
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertorio
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È il primo caso confermato negli Stati Uniti di trasmissione dell'influenza aviaria H5N1 da animale a uomo: a risultare positivo al nuovo ceppo è stato un detenuto del Colorado così come riportato dal New York Post. Secondo il Colorado Department of Public Health, il detenuto stava lavorando in un programma di pre-rilascio in un allevamento di pollame commerciale nella contea di Montrose ed era stato in contatto con uccelli infetti. Ha iniziato a sentirsi poco bene e per questo è stato sottoposto a inizio settimana a un tampone nasale risultato positivo, poi la conferma con un ulteriore test. L'uomo infetto, che ha "meno di 40 anni", è asintomatico e riferisce solo di sentirsi affaticato ed è attualmente in quarantena.

L'allevamento colpito, hanno fatto sapere le autorità, è stato "eutanizzato e smaltito", ha detto il CDPH. I funzionari sanitari dello Stato hanno detto che il rischio per
gli uomini è basso perché la trasmissione del virus da uomo a uomo dell'influenza aviaria H5N1 è rara. "Vogliamo rassicurare gli abitanti del Colorado che il rischio per loro è basso", ha detto la dottoressa Rachel Herlihy, epidemiologa statale del Colorado Department of Public Health and Environment che ha poi ringraziato per la collaborazione senza soluzione di continuità tra CDC, Dipartimento delle Correzioni, Dipartimento dell'Agricoltura e CDPHE, "mentre continuiamo a monitorare questo virus e a proteggere tutti gli abitanti del Colorado".

La prima persona al mondo a essere infettata da questo particolare ceppo del virus è stata individuata nel Regno Unito dove ha contratto il virus dopo essere entrata in contatto con uccelli infetti a gennaio. L'influenza aviaria è stata rilevata sia negli animali selvatici che negli uccelli domestici, ma al momento le indicazioni raccomandano, per evitare il virus, di evitare di entrare in contatto con uccelli morti o che appaiono malati così come evitare le superfici dove sono presenti feci di uccelli. Martedì la notizia dalla Cina di un bambino di 4 anni risultato positivo al ceppo H3N8 dell'influenza aviaria: il piccolo, che vive nella provincia centrale di Henan è stato trovato positivo alla variante dopo aver sviluppato una febbre e altri sintomi il 5 aprile.

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