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Prima ha sparato alla nonna, poi ha sterminato i bambini: cosa sappiamo sulla strage in Texas

Salvador Ramos, uno studente di 18 anni, ha sparato e ucciso 14 bambini e un’insegnante in una scuola elementare in Texas. Cosa sappiamo sulla strage alla Robb Elementary negli Usa.
A cura di Chiara Ammendola
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Sono 16 i morti della sparatoria avvenuta questa mattina in una scuola elementare in Texas, negli Usa: si tratta di 14 studenti e un insegnante raggiunti dai colpi d'arma da fuoco esplosi dal 18enne Salvador Ramos morto a sua volta in uno scontro a fuoco con la polizia. Il governatore del Texas, Greg Abbott, ha definito quello alla Robb Elementary School di Uvalde, un gesto orribile e incomprensibile.

Un bilancio che potrebbe salire nelle prossime ore visto l'alto numero di studenti rimasti feriti, in ospedale sono finiti anche due agenti di polizia coinvolti nello scontro diretto con l'autore della strage che, stando a quanto riferito da Abc News avrebbe sparato anche alla nonna prima di entrare nella scuola e aprire il fuoco contro i bambini. "Ha sparato e ucciso in modo orribile 14 studenti e ha ucciso un insegnante", le parole del governatore Abbot in una conferenza stampa informale durante la quale ha fornito maggiori informazioni sulla sparatoria, l'ennesima in una scuola statunitense, di fatto quella col maggior numero di vittime nella storia del Texas.

La dinamica è ancora da ricostruire e nelle prossime ore il presidente Joe Biden potrebbe parlare alla nazionale: "La sparatoria nella scuola elementare del Texas è stato un "atto di violenza senza senso", ha fatto sapere in una nota ufficiale. Secondo quanto si apprende il 18enne abitava nella zona e frequentava il liceo situato a poche centinaia di metri dalla scuola elementare dove ha compiuto la strage: testimoni riferiscono di averlo visto entrare nell'istituto scolastico dopo le 12.30 armati di un fucile e di una pistola.

Una volta all'interno della scuola avrebbe iniziato a sparare colpendo gli studenti che in quel momento erano impegnati a seguire le lezioni. A lanciare l'allarme sarebbe stato l'ufficio della presidenza accortosi di quanto stava accadendo in quel momento: sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia insieme alle forze speciali che hanno fatto irruzione nella scuola per tentare di individuare il sospetto. A questo punto sarebbe nato un conflitto con il 18enne morto poco dopo.

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Il giovane studente avrebbe agito da solo e la sua famiglia, informata dalla polizia, non era al corrente delle sue intenzioni. Gli investigatori stanno ora analizzando i profili social del giovane e perquisendo la sua abitazione alla ricerca di elementi utili a ricostruire l'accaduto. Secondo quanto riportato da ABc News, il National Counterterrorism Operations Center ha escluso al momento che vi sia un "nesso noto con il terrorismo".

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