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Picchia e umilia il marito per 15 anni: donna beveva 3 bottiglie di vino al giorno. Condannata

Sheree Spencer, 45enne inglese, ex dipendente del Ministero della Giustizia britannico, dovrà scontare 4 anni di carcere per le violenze perpetrate nei confronti del marito.
A cura di Biagio Chiariello
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Condannata per aver preso a pugni, calci, schiaffi e morsi il marito per un periodo di almeno 15 anni anni. In un'occasione Sheree Spencer, 45enne inglese, ex dipendente del Ministero della Giustizia britannico, definita "forte bevitrice", lo ha colpito con una bottiglia di vino, lasciandolo con un orecchio "a cavolfiore" e un gomito scheggiato, riporta Hull Live.

L'imputata, di Beals Close, Market Weighton nell'East Yorkshire, ha ammesso comportamenti "coercitivi e di controllo" tra gennaio 2016 e giugno 2021 e tre reati di aggressione nei confronti del marito. Ma le violenze, secondo le accuse, sarebbero iniziato almeno una decina di anni prima del periodo considerato. Attacchi che hanno provocato "paura e disperazione" nella vittima che ha detto di sentirsi "intrappolato" di fronte alla Corte di Hull.

Gli inquirenti hanno potuto visionare almeno 43 immagini di ferite inflitte dalla 45enne all'uomo e due ore di incidenti registrati, che hanno spinto il giudice a dichiarare: "Non esagero se dico quanto sia stato scioccante" per la vittima.

Il procuratore Michele Stuart-Lofthouse ha spiegato che la coppia era insieme dal 2000 quando vivevano a Bubwith, vicino a Selby. Il comportamento della Spencer sarebbe cambiato dopo il trasferimento per lavoro a Londra, nel 2006. Da allora avrebbe cominciato a manifestare violenza e aggressività nei confronti dell'uomo che le ha dato tre figli. Pare che la Spencer bevesse fino a tre bottiglie di vino al giorno

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In un'occasione gli ha lanciato un bicchiere di vino colpendolo sulla nuca con un bicchiere di vino, provocandogli una ferita che necessitava di punti di sutura. In un'altra si è lanciata contro di lui con il coltello, provocandogli un taglio di 2 cm sotto il ginocchio. Al di là delle aggressioni fisiche, la moglie gli avrebbe danneggiato laptop, telefoni cellulari, vestiti e articoli per la casa. Un comportamento "imprevedibile e minaccioso" che ha causato l'allontanamento del marito dalla sua famiglia.

In una dichiarazione d'impatto letta alla corte, l'uomo (la cui identità non è stata rivelata) ha sostenuto di aver "subito 20 anni di abusi fisici e mentali". Temeva che non si sarebbe "mai ripreso completamente" dagli abusi e sentiva di doverlo "nascondere" ad amici e familiari. Si sentiva "intrappolato" e "temeva le conseguenze di parlare apertamente" della questione ed è diventato "sempre più indurito" dagli abusi, inclusi calci e pugni. "Ho dovuto chiedere aiuto al mio medico di famiglia in diverse occasioni", ha detto.

L'avvocato della donna, Richard Pratt, ha ammesso che c'era "poco o niente" che si potesse dire in sua difesa. "È un caso scioccante e angosciante", ha detto il legale. "L'alcol ha giocato il ruolo più importante in quello che è successo" ha provato a spiegare.

La Spencer è stato condannata a quattro anni di carcere e ha ricevuto un ordine restrittivo a tempo indeterminato.

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