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Perché la Croazia ha chiuso i porti a una nave da turismo italiana

Sta destando molta curiosità la decisione della Croazia di negare l’attracco della nave Giuseppe Franza, che nei prossimi due mesi dovrebbe fare la spola per i turisti della tratta Rijeka – Prorozina. La ragione è che l’armatore Caronte & Tourist non ha presentato alle autorità croate tutti i documenti necessari per svolgere il servizio.
A cura di Davide Falcioni
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Sta facendo molto discutere la decisione delle autorità croate di non autorizzare l’attracco di una nave da turismo italiana, la Giuseppe Franza, di proprietà della compagnia siciliana Caronte & Tourist. Lo stop di Zagabria arriva in perfetta concomitanza con la campagna propagandistica del governo italiano, che ormai quasi quotidianamente annuncia che i porti del paese sono interdetti ai migranti e alle nave delle ONG, salve altrettanto quotidianamente venire contraddetto dai fatti visto che gli sbarchi proseguono e anche le Organizzazioni Non Governative – seppur con non poche difficoltà – hanno fatto scendere i naufraghi in maniera del tutto legittima.

La vicenda della nave Giuseppe Franza ha quindi assunto un valore quasi simbolico. La nave è stata nelle ultime settimane trasferita da Messina alla Croazia dove avrebbe dovuto coprire la via di navigazione Rijeka – Prorozina da metà luglio a metà settembre. L’armatore, ovvero la società Caronte & Tourist, non sarebbe tuttavia riuscita a presentare alle autorità croate tutti i documenti necessari per entrare in servizio quindi l’imbarcazione è stata fermata al largo di Fiume: stando a quanto rivelano i quotidiani croati mancherebbero una serie di autorizzazioni, documenti, certificati e permessi senza i quali le autorità portuali croate hanno vietato tassativamente l’ormeggio. Tali documenti andrebbero presentati entro e non oltre il 15 luglio.

La nave italiana Giuseppe Franza è al momento al largo del porto di Rijeka – Fiume, all'ancora. Tutti i membri dell'equipaggio sono stati autorizzati a raggiungere la terraferma tutte le volte che è necessario per fare rifornimenti di cibo, acqua e di tutte le altre forniture utili a bordo. La situazione viene descritta come tranquilla e il personale a terra della Caronte & Tourist sta provvedendo a reperire tutti i documenti mancanti per poter iniziare il servizio di navigazione dal 15 luglio e fino al 15 settembre. L'inghippo sarebbe stato causato dalle recenti leggi croate che hanno liberalizzato i servizi di trasporto via mare anche alle compagnie private straniere.

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