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Guerra in Ucraina

Perché il piano di pace cinese non convince l’Ucraina e i suoi alleati

Kiev si è limitata a parlare di “un buon segnale”, ma la Nato è stata apertamente critica: “Pechino non è credibile, non ha mai condannato l’invasione”. Dura anche Ursula von der Leyen: quello proposto dalla Cina “non è un piano di pace, ma soltanto alcuni principi…”
A cura di Biagio Chiariello
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La proposta di Pechino sulla crisi in Ucraina non sembra convincere gli occidentali. Il piano pubblicato dal ministero degli Esteri cinese nel primo anniversario dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina è stato cautamente accolto da Kiev definendolo un "buon segnale", mentre la Nato lo ha apertamente criticato, accusando le autorità cinesi di non "essere credibili, poiché non hanno mai condannato l’invasione della Russia".

Il titolo del documento è ‘Posizione della Cina sulla soluzione politica della crisi ucraina‘. Dodici punti che vanno dal rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale di tutti i Paesi (senza però specificare come varrebbe per l'Ucraina e per la terra che le è stata sottratta da quando la Russia ha conquistato la Crimea nel 2014), passando per il cessate il fuoco, la ripresa delle trattative di pace, il rigetto delle armi nucleari (chimiche e batteriologiche) e degli attacchi alle centrali atomiche a uso civile. Tutti propositi inaccettabili visto che il blocco occidentale chiede prima il ritiro delle truppe russe.

"La Cina ha rilasciato un documento di posizione, non una proposta di pace", ha detto l’ambasciatore europeo in Cina, Jorge Toledo. Tuttavia, fa sapere da Pechino Toledo. "Se il documento di posizione è un segnale positivo per l’Ucraina, allora lo è per l’Ue, anche se lo stiamo studiando attentamente".

"La Cina non ha molta credibilità perché non ha condannato l’invasione illegale dell’Ucraina", ha commentato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, da Tallinn, mentre per la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, quello proposto da Pechino non è un piano di pace, ma soltanto alcuni principi, e ha ricordato che la Cina ha siglato una partnership "senza limiti" con la Russia solo poche settimane prima dell’inizio dell’invasione.

Dura anche la posizione del presidente tedesco Frank Walter Steinmeier, secondo cui è "discutibile" il ruolo costruttivo della Cina nella guerra in Ucraina. "Se lo è la Cina non deve parlare solo con la Russia, ma anche con l’Ucraina", ha aggiunto.

E dello stesso avviso è il segretario di Stato Usa Antony Blinken: "Nessun membro del Consiglio di Sicurezza deve invocare la pace mentre sostiene la guerra della Russia in Ucraina e cadere nella falsa equivalenza di chiedere ad entrambe le parti di fermare i combattimenti, perché c'è un aggressore e un aggredito".

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