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Pedofila: Australia chiede a Israele di estradare ex preside accusata di 74 abusi su studentesse

Scott Morrison, primo ministro australiano, chiederà al prossimo governo di Israele una rapida risoluzione di un caso di estradizione che si trascina ormai da cinque anni: la vicenda riguarda Malka Leifer, ex preside di una scuola femminile ebraica ultra-ortodossa di Melbourne, accusata di 74 reati di abusi sessuali su minori e fuggita dall’Australia nel 2008.
A cura di Davide Falcioni
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Scott Morrison, primo ministro conservatore australiano, ha promesso di chiedere al prossimo governo di Israele una rapida risoluzione di un caso di estradizione che si trascina ormai da cinque anni: la vicenda riguarda l'ex preside di una scuola femminile ebraica ultra-ortodossa di Melbourne, accusata di 74 reati di abusi sessuali su minori e fuggita dall'Australia nel 2008. Le dichiarazioni del primo ministro seguono un suo incontro in Parlamento con le sorelle Dessi Erlich e Nicole Meyer, che hanno denunciato di aver subito abusi da parte di Malka Leifer quando era preside della Adass Israel School, e che da anni conducono una campagna per la sua estradizione. La 52enne Leifer aveva lasciato l'Australia quando erano emerse le denunce e il governo di Canberra aveva chiesto la sua estradizione a Israele già nel 2014. Morrison ha dichiarato: "Chiediamo che la questione venga risolta in modo rapido e ribadisco l'impegno del mio governo a far estradare Malka Leifer in Australia. In passato ho già avanzato questa richiesta al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e continuerò a farlo con la prossima leadership israeliana. Il governo australiano sarà instancabile nel cercare giustizia su questa vicenda".

Come ricorda The Time Of Israel Malka Leifer raggiunse l'Australia nel 2000 e venne assunta alla direzione della scuola femminile ultra ortodossa Adass Israel a Melbourne. Le prime denunce di abusi sessuali vennero presentate dai genitori delle studentesse otto anni più tardi e quando il rischio di finire in carcere iniziò a diventare concreto il consiglio scolastico le acquistò un biglietto aereo di sola andata verso Israele che le permise di fuggire. Fu quindi un tribunale di Gerusalemme a occuparsi del suo caso prima condannandola agli arresti domiciliari, poi rilasciandola perché ritenuta inadatta alla detenzione e troppo fragile psicologicamente per sopportare un processo. Nel 2018 le diagnosi sui problemi mentali della donna sono state tutte smentite e Leifer è stata nuovamente arrestata: la donna è tuttora dietro le sbarre in un penitenziario israeliano, ma il governo australiano intende celebrare un nuovo processo che chiarisca se la preside abbia veramente abusato di 74 studentesse.

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