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Partorisce a 15 anni, poi soffoca il neonato e lo getta nel sacco nero. Corpicino scoperto dalla nonna

L’atroce delitto nel 2019 in Regno Unito. L’allora 15enne Paris Mayo aveva provato a nasconderlo alla sua famiglia: è stata sua madre a scoprire il neonato morto nel sacco.
A cura di Biagio Chiariello
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Paris Mayo
Paris Mayo

Aveva fatto un bagno caldo con l'obiettivo di risollevarsi dai "dolori mestruali" quando "inaspettatamente" è entrata in travaglio. Dopo un po' ha dato alla luce il suo bambino, Stanley, nel soggiorno della sua casa di famiglia a Ross-on-Wye, nell'Herefordshire, Regno Unito, mentre sua madre si prendeva cura del padre malato al piano di sopra. A quel punto Paris Mayo avrebbe aggredito il piccolo – provocandogli una grave lesione cerebrale – prima di soffocarlo con un batuffolo di cotone due ore dopo, quando si era resa conto che era ancora vivo.

Nel 2019, quando è avvenuto l'atroce delitto, la neomamma aveva appena 15 anni. Secondo quanto ricostruito dalla Corte di Worcester, poi ha inviato un messaggio a suo fratello maggiore, chiedendo: "Quando esci, puoi mettere il sacco nero nel bidone della spazzatura per favore?".

Ma quando la mamma di Mayo ha guardato dentro, ha urlato istericamente "c'è un bambino nel sacco!". Paris avrebbe poi chiesto: "È colpa mia? Ho fatto io questo?", e più tardi avrebbe urlato: "È colpa mia, è colpa mia" mentre la famiglia si recava in ospedale.

A rivelare le dinamiche dell’orrendo omicidio sono stati i risultati dell’autopsia sul corpo di Stanley che hanno mostrato chiaramente i segni di violenza per soffocamento avvenuto con un pezzo di cotone idrofilo spinto fin dentro l’esofago.

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Il bebè era nato la notte del 23 marzo 2019 e pare non avesse alcun problema. Paris ha affermato che il bambino "non si muoveva né respirava dopo il parto" e ha usato un batuffolo di cotone per pulire la "roba" che usciva dalla sua bocca.

L'imputata, ora maggiorenne, sta affrontando il processo per omicidio. Accusa che nega.

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