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Papà torna da lavoro e trova la figlia di 6 anni e le gemelline di 2 uccise in casa dalla moglie

La terribile tragedia arriva dalla Nuova Zelanda dove ora la polizia ha posto in arresto e accusato di triplice infanticidio la donna di 40 anni Lauren Dickason. Il dramma nella serata di venerdì ora locale quando Graham Dickason è tornato a casa scoprendo che le tre figliolette giacevano esanime e la moglie era ferita gravemente.
A cura di Antonio Palma
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Le loro foto sui social danno l'immagine di una famiglia felice pronta a intraprende una nuova vita in un altro Paese dove da poco si erano trasferiti ma dietro quella facciata probabilmente si nascondeva un malessere di cui nessuno si era accorto fino a quando, nelle scorse ore, il papà è tornato a casa dal lavoro e ha trovato le due gemellino di 2 anni e la figlia più grande di 6 uccise in casa dalla moglie che era ferita dopo aver cercato di togliersi la vita. La terribile tragedia arriva dalla Nuova Zelanda dove ora la polizia ha posto in arresto e accusato di triplice infanticidio la donna di 40 anni Lauren Dickason. Il dramma nella serata di venerdì ora locale, la mattinata di oggi in Italia, quando Graham Dickason, un chirurgo ortopedico, è tornato a casa sua a Timaru, nella regione meridionale di Canterbury della Nuova Zelanda, scoprendo che le tre figliolette giacevano esanime.

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Graham Dickason ha chiesto aiuto e i vicini lo hanno sentito urlare disperato ma per Maya e Karla, 2 anni, e la loro sorella maggiore Liane, 6 anni, sono stati inutili i soccorsi medici giunti sul posto intorno alle 22. Ferita gravemente e soccorsa e invece la moglie, portata in ambulanza al vicino ospedale di Timaru, dove si trova ora in condizioni stabili e non in pericolo di vita. La polizia, intervenuta sul posto insieme ai soccorsi medici, ha subito avviato un'indagine per omicidio e poco dopo ha formalmente incriminato la donna che sabato sarà interrogata.

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Graham e sua moglie Lauren, anche lei medico, con le loro figliolette erano arrivati a Timaru da appena una settimana dopo essersi trasferiti dal Sudafrica e aver terminato il periodo di isolamento e quarantena previsti dalle norme anti covid locali. Le loro foto sui social li riprendono sereni e tranquilli: Tre bambine con i capelli biondi e grandi occhi luminosi e i loro genitori raggianti in decine di fotografie. Tutti quelli che li conoscevano li descrivono come una famiglia unita e felice e nulla dunque lasciava presagire una tragedia simile fino al tragico epilogo delle scorse ore su cui ora indaga la polizia.

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