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Padre, madre, figli e zia si lanciano dal settimo piano: ossessionati da tesi cospirazioniste covid

Le vittime si sono lanciate dal balcone una dopo l’altra nel giro di 5 minuti, per la polizia svizzera la famiglia era ossessionata da tesi cospirazioniste legate al covid.
A cura di Antonio Palma
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Si fa sempre più largo l’ipotesi di suicido collettivo nella drammatica vicenda della famiglia di Montreux, in Svizzera, dove padre, madre, figlioletti e zia si sono lanciati dal settimo piano di un palazzo la scorsa settimana. Dai riscontri e dagli accertamenti investigativi emersi fino ad ora, infatti, la polizia cantonale elvetica ormai predilige apertamente questa ipotesi rispetto a quella di un omicidio suicido ad opera degli adulti. Il drammatico gesto avvenuto giovedì scorso è costato la vita a quattro delle cinque persone dello stesso nucleo familiare. A perdere la vita un uomo di 40 anni, la moglie di 41 anni, la gemella di questa e una bimba di 8 anni figlia della coppia. Ferito e in coma invece l’unico sopravvissuto, un adolescente 15enne, primogenito dei due coniugi.

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Le vittime si sonno lanciate dal balcone una dopo l'altra

“L'indagine svolta a seguito della tragedia avvenuta a Montreux giovedì 24 marzo, consente di escludere l'intervento di un terzo e suggerisce che tutte le vittime si sono lanciate dal balcone una dopo l'altra” fa sapere la polizia vodese. Secondo gli inquirenti, la famiglia viveva rinchiusa in casa evitando contatti esterni e temeva che le autorità interferissero nel loro modo di vivere. Anche per questo il drammatico gesto è avvenuto quando alla porta di casa hanno bussato i poliziotti per eseguire un mandato relativo all’assenza del ragazzino da scuola da lungo tempo. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, nessuno usciva di casa e solo la sorella gemella della madre dei bimbi lavorava. La presenza di madre e figlia piccola addirittura era sconosciuta alle autorità visto che erano state indicate come in partenza per il Marocco nell'aprile 2016.

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Le teorie cospirazioniste e la casa piena di scorte di cibo

“Dall'inizio della pandemia, la famiglia era molto interessata alle tesi di cospirazione e di sopravvivenza. Aveva accumulato una scorta impressionante di cibo di ogni tipo, molto ben organizzata, che occupava la maggior parte delle diverse stanze dell'appartamento, per consentirle di affrontare una grave crisi” scrive la polizia in un resoconto, ribadendo che “tutti questi elementi investigativi suggeriscono il timore di un'ingerenza dell'autorità nella loro vita”.  Secondo quanto ricostruito, le cinque persone sono cadute da un'altezza di oltre venti metri, una dopo l'altra nell'arco di cinque minuti

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