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Cambiamenti climatici

Oslo: Greta Thunberg fermata dalla polizia durante una protesta per i diritti dei popoli indigeni

Greta Thunberg è stata fermata e portata via di forza dalla polizia durante una manifestazione di protesta contro la realizzazione di un parco eolico nelle terre degli indigeni Sami.
A cura di Davide Falcioni
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La polizia norvegese ha fermato  l'attivista ambientalista Greta Thunberg durante una manifestazione organizzata a Oslo. Da giorni indigeni Sami e altri attivisti protestano per chiedere la rimozione delle turbine eoliche dai pascoli delle renne in Norvegia. I manifestanti hanno bloccato l'accesso a diversi edifici governativi.

Una sentenza della Corte Suprema norvegese dell'ottobre 2021 ha affermato che la costruzione delle turbine eoliche viola i diritti dei Sami, che da secoli utilizzano alcune zone per allevare le renne: nonostante tale verdetto, a 16 mesi di distanza le turbine continuano ad essere funzionanti. Come riporta la Reuters, Thunberg e altri hanno interdetto una delle porte del ministero delle finanze norvegese e sono stati sollevati e portati via di forza in due diverse occasioni dalla polizia, mentre altri manifestanti intonavano slogan. Le contestazioni vanno avanti ormai da svariati giorni e sono diventate un rilevante caso politico nel Paese scandinavo, tanto da costringere il ministro dell'Energia Terje Aasland a sospendere una visita ufficiale in Gran Bretagna.

Greta Thunberg si è unita alle proteste di Oslo lunedì solidarizzando con quanti sostengono che una transizione verso le energie rinnovabili non dovrebbe essere condotta a discapito dei popoli indigeni, in particolare i Sami, allevatori e pastori di renne che affermato che la vista e il suono dei giganteschi macchinari eolici spaventano i loro animali.

A supporto della loro tesi c'è a dire il vero una sentenza della Corte Suprema norvegese sul cosiddetto Caso Fosen: Silje Karine Muotka, esponente del parlamento Sami, ha esortato a intervenire anche le Nazioni Unite. In una lettera inviata  a Francisco Calí Tzay, inviato speciale dell'ONU per i diritti dei popoli indigeni, Muotka ha scritto: "Spero che tu possa prendere in considerazione la possibilità di comunicare con il governo norvegese chiedendo informazioni o esprimendo preoccupazione per il caso Fosen. Lo stato deve fermare immediatamente le continue violazioni dei diritti umani dei pastori di renne Sami".

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