Organizzano rave party in una caverna, a Oslo decine di intossicati finiscono in ospedale

Doveva essere una nottata di festeggiamenti sfrenati e musica a tutto volume ma la location individuata per l'occasione dagli organizzatori del rave party, una caverna sotterranea lontano da occhi indiscreti, si è rivelata essere una trappola per i partecipanti che a decine sono rimasti intossicati dal monossido di carbonio sprigionato dai generatori diesel e sono stati portati in ospedale. L'incidente nel fine settimana ad Oslo, in Norvegia, dove oltre duecento giovani tra i 20 e i 30 anni si sono dati appuntamento fuori città per una festa molto speciale, un party in una caverna organizzato in gran segreto visto che non c'era alcun tipo di autorizzazione d parte del autorità. Gli organizzatori però non avevano fatto i conti col buio e la mancanza di sufficiente ricambio di aria visto che per illuminare la zona servivano generatori che però sprigionavano monossido in grande quantità.

Molti hanno iniziato a stare male e alcuni sono anche svenuti ed è partito l'allarme. L'immediato intervento dei soccorritori ha evitato la tragedia per un soffio. Secondo i media locali, infatti, quando i soccorsi sono entrati nella grotta, il livello di ossigeno era sceso sotto il 16%. Gli stessi servizi di emergenza si sono trovati in difficoltà a entrare e alcuni si sono sentiti male a loro volta e hanno dovuto essere portati in ospedale. I soccorritori hanno trovato sette persone prive di sensi all'interno ma sono almeno una trentina le persone che sono rimaste intossicate. Cinque persone addirittura hanno avuto bisogno di ricovero tra cui due agenti di polizia che sono apparsi per primi sulla scena e sono entrati senza precauzioni. La polizia locale ha annunciato che due persone sono state accusate lunedì di accesso non autorizzato alla caverna ma le indagini sull'incidente proseguono per determinare se ci siano altri responsabili.